Cimatti|Amerio Franco / 1926-10-20

205 /Amerio Franco / 1926-10-20 /


al chierico Franco Amerio, ex-allievo di Valsalice, musico

Mio buon Amerio,


Grazie della tua! Mi pare non ci sia ancora in te (almeno leggendo tra le righe della tua) quello stato di calma completa, condizione indispensabile per agire su un piano fisso. Dunque:


  1. Tu devi startene tranquillo dove sei, perché è lì che ti ha messo il Signore.

  2. Far in tutto quello che ti dicono i Superiori.

  3. Frequente unione con Dio con giaculatorie, aspirazioni, ecc.

  4. Nei momenti di orgoglio, renditi familiare questa giaculatoria: “Gesù, per Te!”. Male, male, male guardare la vetta della perfezione.


    1. Non puoi vederla,

    2. Non puoi raggiungerla, oca (scusa…! tu sai il significato) che sei.

Ripeto:


      1. il passato è passato e acqua passata non macina più;

      2. l’avvenire… non lo sai: è nelle mani di Dio;

      3. l’attimo presente è tuo: trafficalo non guardando né in alto, né in basso, né a destra né a sinistra: non guardando ai risultati (è ovvio che sono pochi o nulla); non volendoli constatati, ma agendo agendo agendo nell’attimo presente per Lui, e con Lui. È la pratica per essere calmi e per piacere a Dio; è l’ascetica di Don Bosco, che risponde all’ascetica di S. Francesco.


Ma sei così duro da non comprendere la facilità del sistema? Dunque attualo con tutte le tue forze.

Ma che diranno gli uomini? Mah! Dicano quel che vogliono: tu fai quel che devi e nei momenti bui, una corsetta a Gesù, una boccata di aria di tabernacolo, una suonatina di 5 minuti, una risatina, o una fregatina di mano o un ballonzolo e tutto è finito.

Grazie della bontà dei tuoi cari: ricordati che in Giappone più che soldi ci vogliono preghiere, preghiere, preghiere.

Prova e i distacchi!… li ho provati per 30 anni, né mi dici una novità: ma se applichi il sistema indicato starai in calma gioconda; d’altra parte non si può non gioire pensando che si moltiplica con la partenza il bene. So dei cambi di personale. Grazie.

Per la musica… a Valsalice si fa quel che si può; può essere che col tempo si attui l’idea accarezzata che chi ha vere attitudini possa attenere anche alla musica; c’è di buono che chi va quattro anni alla Crocetta…

Quando posso invio musica. Per i cantori farai tela secondo il filo: invece che a tre, fa’ pezzi a due e abbassa. Se vuoi che i pianisti riescano bene, ferrali nel solfeggio e nella conoscenza della teorica. Non fare incominciare se non sanno gli elementi bene… ma come ti dico a Valsalice si fa come si può.

Ti può servire il volumetto del Sonzogno (pochi soldi) ove v’è pure il necessario sul solfeggio e sulla teorica. Dunque animo, calmo e prega per me.

Un saluto proprio speciale al mio buon Don Picca: ah, quello è un uomo!

A Don Tonelli dirai scriverò a fine mese come ad altri. Ti benedico con l’anima e ti penso presso a Gesù.

Tuo

don Vincenzo Cimatti