Cimatti|Rinaldi Filippo / 1931-5-3

742 /Rinaldi Filippo / 1931-5-3 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani


3 maggio 1931

Amatissimo Padre,

E permetta prima di tutto gli auguri più cari in occasione dell’onomastico a nome di tutti tutti tutti e singoli. Manco a dire che in quel giorno le preghiere, i pensieri saranno tutti per Lei – e a nome di tutti l’assicurazione che per quanto dipende da noi vogliamo vivere nello spirito del nostro beato Padre, e per Lui sempre in ogni circostanza affezionatissimi figli – nell’adempimento delle nostre Ss. Regole, perché è dovere, perché per noi sono il nostro Don Bosco.

Ed ora notizie. Don Cimatti – in tutto il solito – salute, lavoro, desiderio di migliorare, ecc. Non dimentichi che finisco il sessennio di superiorato. Non mi privi della possibilità di dare buon esempio. Non c’è una missione più povera, più sbilenca, ecc. del Giappone? Oh come ci lavorerei volentieri.


Casa di TAKANABE. Don Piacenza non è certo in ottime condizioni di salute (gambe, insonnia). Don M. carattere difficilino, urtante, troppo proclive al proprio pensiero e a quelli acquisiti nello studio.

Gli altri benino: hanno da formarsi molto molto. Don Carò ottimo. Coad. Ragogna fiacchino un po’ in tutto.

Pel prossimo anno ci aiutino di nuovo i Superiori con buon personale. Mi convinco sempre di più dell’opportunità del ritorno del Ch. C.. Non era per noi. Mi dicono i compagni che tutti si erano meravigliati nel vederlo venire. Giovane all’oratorio si assentava dalle pratiche di pietà e andava in giro per la città. Mondanuccio nel parlare e nel guardare. Irregolare nella confessione. Poco curante della povertà. Dissipato. Per me ritengo una grazia la sua partenza.

Casa di Miyazaki. Benino tutti (un po’ deboli di salute). Lavoro grande e benedetto dal Signore. Fiorente l’oratorio per pagani (ai divertimenti anche 200‑300 coi cristiani).

Casa di OITA. Ho dovuto pro bono pacis et animae cambiare il coad. Maccario con Merlino. … Si è iniziata la scuoletta tipografica. Vedremo.

Don Margiaria stracco, ma difficilino.

Casa di NAKATSU. Don Tanguy e gli altri debolini di salute. Il seminarietto nel secondo anno si è arricchito di dieci nuovi elementi. Deo gratias! La Provvidenza decuplerà la quotidiana annona.


Le suore. Bene in salute – non troppo profitto in giapponese. Alla fine del mese spero si aprirà l’asilo. Bisognerà venire a qualche convenzione.

Poco mancò che la residenza di Miyazaki fosse distrutta la sera di Pasqua da un enorme incendio. Deo gratias. E anche in vista di questo che si è realizzata per ogni residenza l’assicurazione contro gli incendi come da tempo desideravamo. In Giappone è una necessità.

Per tener fronte agli impegni ho avuto un prestito a lieve interesse dai missionari delle Missioni E. P. circa 100 mila lire. Spero che Don Torquinst ci aiuterà. Propaganda promette pure di ricordarsi di noi. Il Signore ci aiuta in forme visibili. Ah, fossimo santi! Il lavoro dell’apostolato lentamente progredisce dappertutto. Stasi massima a Nakatsu, ma bisogna pur accudire quelle vocazioni.

Sono un po’ pressato perché il 17 faremo, Deo volente, la prima processione eucaristica a Miyazaki e dei molti invitati non rispondono all’appello e bisogna quindi vada a cercare… Dunque altra volta e con più calma.

Preghi per noi in modo speciale (so che lo fa). Don Braga mi invita per gli esercizi per i suoi in agosto. Ho accettato contando sulla di Lei approvazione. Una parola però di suo desiderio o comando mi tranquillizzerebbe anche di fronte ai confratelli. Spero Don Braga mi invierà (anche titulo salutis) qualcuno dei suoi per i nostri esercizi.

Grazie del calice, giunto a tempo. È il cuore del Padre vicino ai suoi figli nel giorno in cui portano in trionfo Gesù… Desideravo che Lei col suo dono incorporasse Gesù e lo desse a tutta la missione.

Ed ora basta davvero. Preghi e ci aiuti in quanto può. Se il Sig. Don Torquinst ci aiutasse almeno quanto l’anno scorso, certo ci mettiamo a posto senza strascichi (per noi letali) e realizzando molte cose, già fatte o in via di farsi, ma che restano da pagare.

L’abbraccio nel Signore. Mi benedica con tutta l’anima e con me omnes quos dedit mihi Pater.

Tutto suo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.


P.S. - So che va a Faenza… Ai cari antichi amici, compagni e benefattori Lei sa che cosa vorrei dire: preghiera, sacrificio riconoscente.