640 rinaldi


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1.1 640 /Rinaldi Filippo DB / 1930-10-3 /

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a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



Propaganda Cattolica1


3 ottobre 1930

Rev.mo e amatissimo Sig. Don Rinaldi,


Da qualche tempo il Signore viene provando la nostra Missione. Malattie nei confratelli, difficoltà nell’assestamento delle cose nostre per la mancanza di mezzi sufficienti. Ma la Provvidenza ci dona quotidianamente il necessario per la vita materiale e per continuare a rassodare e moltiplicare il lavoro iniziato; e nemmeno ci lascia mancare le consolazioni dell’apostolato nel farci vedere i risultati della grazia sulle anime.


Tournée di propaganda


Sono in giro per una tournée di propaganda nei centri importanti, organizzata dai missionari capi- residenze, che mi dà argomento per intrattenere Lei e gli amici della Missione giapponese in questa interessantissima opera di penetrazione.

I figli di Don Bosco si sono proposti, anche in Giappone, di non tralasciare nessuno dei mezzi di buona propaganda religiosa che incontri le simpatie di questo popolo così caratteristico; cogli Oratori, colla diffusione della buona stampa, coi concerti di musica, colle serate di proiezioni luminose si sono potuti segnare in attivo buoni successi.

Abbiamo potuto sperimentare anche l’opera delle conferenze pubbliche di propaganda cattolica (Koenkai), seguite dalle riunioni di istruzione (kenkyukai): se ne tennero in questa circostanza una decina coll’intervento di qualche migliaio di persone.


Miracoli della grazia


Ci venne in aiuto come conferenziere il giovane sacerdote giapponese Shibutani, la cui vita e conversione è uno dei tanti miracoli del Signore.

Figlio di distinta famiglia fervente buddista, bell’ingegno che brilla tra i compagni e per la attività fisica e per il fervore nel combattere il cattolicismo, dopo un discorso sull’esistenza di un solo Dio e per un atto gentile di carità di un compagno cattolico che egli aveva più volte molestato, si arrende alla grazia (impetratagli da tre anni di incessanti preghiere dei professori e dei compagni cattolici della Scuola dei Marianisti di Osaka) e coll’aiuto dei Gesuiti compie i suoi studi a Roma e a Innsbruk, si fa sacerdote ed ora esercita tra i suoi connazionali un apostolato di propaganda con conferenze, con importanti pubblicazioni; ed il Signore l’ha premiato con la conversione della mamma, e coll’avvicinamento della famiglia alla nostra religione.

Il bravo sacerdote ci aiutò davvero sostenendo la parte principale; e non sappiamo certo come ringraziarlo e ricompensarlo di così prezioso lavoro.

Le conferenze sono precedute da una nutrita propaganda sui giornali, con manifesti affissi dappertutto, con distribuzione di foglietti per le vie, nei negozi, nelle case, e con inviti personali. Si iniziano con musica, che è una buona attrattiva, e si concludono ancora con musica. Ai partecipanti (uomini e studenti in maggioranza) si distribuiscono foglietti di istruzione religiosa; e all’entrata del locale della conferenza (saloni pubblici, teatri, sale d’albergo o di scuole) vi è il banchetto di vendita di libri di cultura religiosa.


2 Riunioni d’istruzione

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Il giorno dopo il conferenziere, o nella sede della residenza o in locali affittati, si ferma per ascoltare coloro che desiderano interrogarlo su dubbi, su obiezioni, su quesiti. Si inizia così l’istruzione religiosa; si cominciano le prime relazioni per l’impianto di un nuovo Oratorio o di una nuova residenza a cui si recherà almeno una volta la settimana il missionario o il catechista.

È un lavoro paziente di trasfusione della verità nei singoli, che deve durare mesi ed anni prima di entrare definitivamente nel pensiero, nella volontà e nelle manifestazioni della vita pratica dei pochi che corrisponderanno alla grazia di Dio.

Quanti errori da confutare, quante idee da chiarire… Se vivo con rettitudine di coscienza, non facendo il male, perché il vostro Dio mi condannerà?… Perché voi stranieri, venite a toglierci i nostri dei?… Perché il dolore a questo mondo, perché il peccato, se Dio che ci predicate è il Dio della carità?… Se derivo dagli animali come mi insegnano in scuola, perché i problemi dello spirito?…

Quanti principi da scalzare, quante accuse di marca buddista e protestantica da sfatare, quante delle laidezze della società moderna apprese dai libri d’Europa e d’America tutti tradotti e noti in Giappone, da bollare a fuoco…

L’apostolato per ora non si può fare che lavorando sui singoli individui.

Da ciò, amato Padre, la necessità di moltiplicare il personale e i mezzi di propaganda, e per conseguenza la necessità di moltiplicare gli aiuti materiali per sostenere la propaganda. Gli ottimi risultati ottenuti ci spingono a moltiplicare queste riunioni e la carità dei buoni non mancherà di soccorrerci.


Don Vincenzo Cimatti



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1 Alla lettera dal Bollettino Sales. Febbraio 1931. Manca il manoscritto originale.