Cimatti|Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-12-11

866 /Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-12-11 /


a Suor Letizia Begliatti, Direttrice a Beppu



Takanabe, 11 dicembre 1931

Rev. Madre,

Grazie della sua carissima e dei dati che invierò al R. Console.

1.- Quanto ai documenti che desidera, da lungo tempo a Lei e a Torino scrissi per vedere come fare per il trapasso della proprietà (anche dal punto di vista legale). Attendevo risposta. Momentaneamente le carte sono a Oita pel nostro affare di questi giorni.

È nostro vivissimo desiderio che presto tutta la cosa passi direttamente nelle loro mani. Lunedì spero di andare da quelle parti e portando indietro le carte, ordinare tutto in attesa di poterle consegnare – in attesa pure di disposizioni da Torino domanderò che occorre per il trapasso legale e più presto anche questo si potrà regolare sarà meglio. Unisco per ora la dichiarazione privata che Lei giustamente domanda.

2.- Idem sto preparando le note che desidera per i suoi conti. Queste subirono dei ritardi in attesa di sapere qualche cosa del pagamento al Sig. Inoue, che spero sarà stato fatto o sarà presto per farvi. Spero inviare presto il tutto.

3.- Da Torino ho ricevuto dal Consiglio Generalizio risposta negativa alla proposta di compera per parte della Congregazione delle Figlie di Maria A. dell’asilo e terreno, per mancanza di fondi, data la crisi mondiale. Siccome non posso rilevare dal contenuto se sia desiderata la cosa dal Consiglio e da Lei, la prego a chiarire alle Superiore la possibilità che se anche la compera non si può effettuare ora, si potrebbe effettuare nel 1932 anche in rate a convenirsi. Scrivo in tal senso domandando se escludono la possibilità della cosa o se pensano che si possa riuscire. Lei scrivendo esponga quanto crede per il bene. Naturalmente lo scopo è di aiutare noi e loro.

4.- Avvicinandosi la fine d’anno e quindi la scadenza della Convenzione per l’Asilo, penso che per i vicendevoli vantaggi di proporle alcune modificazioni che propongo alla sua considerazione con quelle controrisposte che crede necessarie. Al più presto liquidata la questione del municipio che deve fissare definitive l’estensione del terreno, spero sarà risolta anche la questione della casa. Davvero che l’uomo propone e Dio dispone.


Preghi per me. Si passano davvero momenti angosciosi per questa benedetta finanza. Con vivo ossequio e salutando e benedicendo caramente tutte mi dico:

Don V. Cimatti, sales.



P.S. - Benché avrò occasione di fare a voce, voglio essere dei primi a fare a Lei, alle consorelle gli auguri vivissimi per le buone feste.

Faccia le mie parti anche al personale dell’asilo. Può pensare se mi ricordo di loro… ogni giorno… ogni giorno… Preghino pure per me.

Dev.mo

Don V. Cimatti, sales.


Appendice

Il concetto ispiratore delle modificazioni alla Convenzione (come dalla proposta purtroppo non potuta accettare a Torino) è quello di gradatamente mettere le suore in quel campo di libera attività, che ho supposto non potessero immediatamente esplicare agli inizi per le note difficoltà, che proviamo ancor noi dopo vari anni di lavoro.

Qualche nota esplicativa (che non entra nel corpo della Convenzione) l’ho già notata nelle proposte. Aggiungo qualche altro pensiero.

Sembra che due suore siano sufficienti ad esplicare il lavoro indicato (non facendo scuola).

La frase “lavoro da farsi indirettamente…” si riferisce al lavoro missionario che certo non cessa nelle ferie scolastiche, anzi diventa sotto un certo rispetto più intenso.

Per le ostie assume volentieri lo studentato (che all’iniziarsi dell’anno prega siagli inviata la macchina). Non è per ora possibile pensare all’impianto diurno della luce nell’asilo.

Al momento attuale di crisi (paragonando anche le spese nostre) pare sufficientemente esatta la somma di Yen 30.

Se potessimo iniziare col primo Gennaio, mi pare andrebbe bene. Mi pare che le proposte possano dare modo di esplicare una grande attività, che ben condotta nei tre mesi prima dell’inizio dell’anno, darà modo di attuare una buona infornata di allievi per il prossimo anno.

Nell’attesa prego Maria A. e Don Bosco che facciano scegliere quanto è utile per il bene e per la gloria di Dio.

Don V. Cimatti, sales.