Cimatti|Mathias Luigi| 1927-1-20

234 / Mathias Luigi / 1927-1-20 /


a S.E. Mons. Luigi Mathias, vescovo salesiano in India



Miyazaki, 20 gennaio 1927

Monsignore Veneratissimo ed amatissimo,


Deo gratias! A nome di tutti vivi ringraziamenti per la bontà e per i consigli preziosi e per le preghiere. Auguri sinceri e preghiere ad invicem le assicuriamo tutti. Nei prossimi mesi piglieremo allegramente la missione sulle nostre spalle. Non abbiamo certo ancor superato la difficoltà della lingua (occorrono anni), ma ad ogni modo bisogna pur cominciare.

La bella immagine di Don Bosco inviataci ci ricorda che nel nome di Maria A. egli operò quel che operò – e che noi poveri figli suoi bisogna che seguiamo le sue orme. Continui a pregare per noi e a benedirci. Lei assicuri pure tutti di vivo contraccambio di preghiere.

Quanto mi dice del povero Divina, pur addolorandomi profondamente, non mi meraviglia.

Lui potrebbe dire l’accoglienza che gli feci quando venne ad annunciarmi che i Superiori lo mandavano missionario.

Certo non era formato e fu una grazia strappata: non saprei i moventi. Uno certo il trovare pesante la vita regolare di Valsalice e vieppiù lo studio: più che in questo riusciva in lavori materiali. Altri episodi della sua vita mi hanno sempre fatto vedere con timore questa povera anima. Nel poco tempo che lo ebbi sotto di me, tentai di dissuaderlo ed a fermare la sua andata in missione – finisse prima tutti i suoi studi – non so (nonostante le mie relazioni ai superiori) come sia riuscito ad ottenere di partire.

Pago profondamente, anche come obbligo di riparazione qualora non ci fosse stato per parte mia tutta la forza e l’oculatezza di dirigerlo. Ed ora Monsignore, amatissimo, siamo, sì fraternamente uniti sotto il manto di Maria, allegramente lavorando. Ci benedica di gran cuore.

Tutto suo dev.mo:

don Vincenzo Cimatti


Viva Don Bosco ed i suoi fratelli Assamesi.