Cimatti|Bernardi Angelo /1944-5-14

3103 / Bernardi Angelo / 1944-5-14 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 14 maggio 1944

Carissimo,


i ritardi delle lettere sono compensati dal fuoco di fila con cui mi arrivano le tue. Deo gratias!

Grazie di tutto. Hai sentito la dolorosa notizia della scomparsa del nostro ottimo per non dire santo Kai.1 Fiat voluntas Dei. Lui sa tutti i perché…

Grazie di tutte le notizie: godo sia stato contento dell’arrivo del pacco e del contenuto. Tu non hai da pagare nulla: quando posso ben volentieri, ma quando non ce n’è… pazienza. Come già ti scrissi, tu devi continuare nel tuo lavoro di economato, tutto come prima… non è piovuto nulla sul bagnato… A bocce ferme definiremo bene anche questa questione – per ora tu fammi la carità di aiutarmi e per la missione e per la nostra società nel Kyushu. Al resto continua a pensare il sottoscritto. Magnifico il rendiconto fatto. Quanto ai confratelli, ti prego non pensare tanto alla giustizia quanto alla carità: non temere che il Signore non ci lascerà mancare nulla del necessario quando abbiamo per base i criteri più della carità che della giustizia. Quanto a spedire a te, più che all’Amministratore Apost. quanto la Provvidenza potesse inviare per l’Amminis. Apost., permettimi di non essere del tuo parere. Consegnando a Lui noi facciamo il nostro dovere: se per caso egli non facesse il suo sarà bollato e dagli uomini e da Dio. Ad ogni modo quando hai bisogno di qualche cosa per questa partita dimmelo subito e sarai esaudito. Mi parli di venirti in aiuto: lo farò alla prima occasione. Calmo, sereno e tranquillo in tutto e sempre.

Tu e l’amico (che ringrazierai della bella lettera) fatevi coraggio e pregate per me. Per le Messe di S. Giuseppe tutti ricevettero dal sottoscritto l’elemosina, dunque sta’ tranquillo.

Il nostro D. Bovio (chiamalo pur così) sta bene; non mi nascondo però uno stato di stanchezza che gli si vede… Ma speriamo che tutto vada bene: ha certo alla mano un’azienda non indifferente. Fra qualche mese vedremo il da farsi più chiaro, e decideremo quanto conviene.

Come ti scrissi non potei avere la chiesta udienza dell’Amminist. Apost. – che mi si dice abbia fatto una sfuriata tale che Mons. Doi lasciò la sala. Avrà avuto da fare… ma poteva anche scrivere due righe… Ha trovato tempo Mons. Furuya, Mons. Wakida a venire a Mikawajima ed altri a manifestare il piacere di parlare col povero sottoscritto… Ma Deus scit. Noi tiriamo dritti per la nostra via… la figura la fa Lui (e me ne dispiace)… noi non ne perdiamo nulla: penso anzi che ne guadagniamo.

Non so nulla di Propaganda: se è arrivato qualche cosa è probabile che abbia preso seduta stante… e ti darà quello che crederà opportuno: dopo tutto egli è responsabile; se fa male, ne renderà conto ai Superiori e a Dio. Avanti… e senza paura cacciamo queste mosche: preghiera e sacrificio, e a fronte alta facciamo il nostro dovere…

Al momento D. Margiaria bene. Prega e lavora assai (sta facendo una storia del Giappone) ed ha un magnifico campo che il Signore gli ha affidato in mezzo a quella povera gente fra cui un povero religioso prete sbandato. Ma anche questa faccenda la capisce e la metterà a posto il Signore.

Se riesci a far sì che le case concorrano all’Amminis. Apost. sarà forse il modo di avvicinarlo di più… ma i confratelli sanno che i soldi che prima servivano al mantenimento dei missionari e opere, li ha lui, e non si comprende perché non concorre lui… dopo tutto è giustizia… Mah…

Tuo

D. V. Cimatti

1 Il Chierico Kai Shigehiro Tarcisio, nativo di Takanabe, morì sul fronte delle Filippine il 1 novembre 1943. Don Cimatti ne scrisse la vita. Nel suo Diario in data 14 maggio ricevendone la notizia scrisse: “Vir simplex et rectus, in quo nunquam fuit dolus, unius voluntatis cum Deo et Tarcisius verus. È vera perdita, umanamente parlando...Fiat, fiat!”