Cimatti|Amerio Franco

5947 / Amerio Franco / 1963-7-9 /


a Don Franco Amerio, ex-allievo di Valsalice, musico e letterato


(Sotto dettatura)

Chofu, 9 luglio 1963

Carissimo Don Franco,


Ti ringrazio della tua ultima, non troppo ottimistica al tuo riguardo. Niente ti turbi, è quanto posso e sento di doverti ripetere.

Sono unito a te nella preghiera quotidiana. Ridotto anch’io all’immobilità e, costretto a servirmi dell’aiuto dei confratelli, mi persuado sempre più che la nostra unica via è quella della volontà di Dio. Sforzati nella preghiera e nell’unione col Signore…

Nella casa del Padre le mansioni sono molte e nessun membro della grande famiglia è mai inutile e non può considerarsi tale. L’importante è essere strumento docile nelle mani del Signore perchè possa compiere in noi e per mezzo nostro quello che egli desidera.

Sia fatta la volontà di Dio” sia dunque la tua preghiera preferita e abituale.

Passo le mie giornate a letto sgranando il Rosario1 e ho tutta la comodità di rivedere nella mia memoria tante persone care e di ricordarle al Signore. Tra esse occupa un posto speciale Don Franco, soprattutto ora.2

Sta’ tranquillo e ricordati di me al Signore.

Tuo sempre aff.mo

D. Vincenzo Cimatti


Nelle tue condizioni ti farebbe bene la lettura del libro del nostro Don Ceria: “Don Bosco con Dio” e della sua vita religiosa di S. Francesco di Sales.






1 Ci sono 3 meditazioni del Rosario scritte di sua mano, che teneva a portata di mano durante la malattia. Di una manca una parte. Una di queste meditazioni, ha una breve frase di meditaizone per ogni Ave Maria. In generale sono parole prese dalla Sacra Scrittura.

2 Tra le carte di Don Cimatti conservate nel Museo di Tokyo, abbiamo un pacchetto di fogli sdrusciti, che dalla scrittura si capisce essere degli ultimi anni. In questi c’è segnato tutto il calendario dell’anno, giorno per giorno, con scritto il nome del Santo del giorno e i nomi delle persone che ne portano il nome. Su alcuni nomi è tirata una riga per indicare che sono defunti. Don Cimatti lo usava certamente anche per scrivere gli auguri.