571 rinaldi


571 rinaldi

1

▲back to top

1.1 571 /Rinaldi Filippo BS / 1930-4-20 /

▲back to top


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani


Progressi della Missione del Giappone1


Miyazaki, 20 aprile 1930

Amatissimo Sig. Don Rinaldi,


La mia povera anima vorrebbe sapere e potere diffusamente dirle quanto sente intimamente sul lavoro apostolico di questi cari Confratelli, vorrebbe caratterizzare al vivo il lavoro di ognuno di essi, ma non esce dalla penna che un purtroppo schematico sommario.

Oltre le molteplici attività in fiore a Miyazaki, di cui altre volte le ho scritto, per opera dell’infaticabile Don Cavoli viene svolgendosi con evidenti ottimi risultati per i pagani vecchi, poveri o abbandonati l’istituzione delle visite in casa, portando conforti materiali, sussidi e conforti spirituali come primo avvicinamento alla nostra santa religione.

Sono già oltre 40 le persone visitate settimanalmente dagli associati (i giovanotti del Circolo e le ragazze accompagnate da persone adulte). I fondi dell’Associazione in denaro o in generi sono forniti dalla carità davvero ammirevole dei nostri poveri cristiani.

A Tano (Miyazaki) S. Teresa del B. G. ha già chiamato intorno al suo santuarietto un centinaio di cristiani. Per l’inaugurazione del locale Circolo S. Pietro fu tenuto un corso di Esercizi Spirituali predicati da Don Tanguy e Don Lucioni, attuale incaricato di quella futura residenza.

A Takanabe (dove coll’aiuto generoso dei nostri Cooperatori sorgerà presto il nostro Studentato filosofico) si è dovuto cercare una casa più vasta come sede della missione, e l’apostolato di Don Tanguy vede moltiplicarsi intorno a sé le anime giovanili desiderose di istruirsi.

A Oita Don Margiaria, Don Escursell, Macario si prodigano per le adunanze giovanili non solo di Oita, ma di Beppu (la più grande stazione balnearia del Giappone) e di Usuki, che ai tempi di San Francesco Saverio aveva due parrocchie fiorenti, rette da due missionari che morirono martirizzati durante le persecuzioni.

A Nakatsu per l’opera costante di Don Piacenza, Don Liviabella e Merlino vanno estendendosi e i frutti dell’oratorio quotidiano e le adunanze domenicali di proiezioni che attirano da 200 a 300 persone, e l’evangelizzazione tra i pagani. In una cittadina, Morie, sono i padri di famiglia pagani che domandano di istruirsi: terreno vergine – il tempio pagano del paese è a 8 km di distanza – che dissodato produrrà certo buoni frutti. E i mezzi?

Ci penserà il buon Dio per opera di qualcuno dei buoni nostri lettori… Ma quello che ha dato nuovo impulso al già accasciante lavoro è che il Signore ci ha voluto regalare nove vocazioni, primo nucleo del nostro piccolo seminario, aspirantato.

Spes messis in semine! Ammiri, o Padre, le eleganti disposizioni della Provvidenza.

Non c’è il posto? Il bravo Don Piacenza mette a disposizione parte della sua già stretta dimora.

Il consolante è che altri bussano per essere accettati! Ma chi farà la scuola?

Ecco che il Signore pensa ai suoi figli: un professore di agraria ed un giovanotto che ha compiuto il suo corso medio di studi, domandano di studiare da prete… Così gli insegnanti di materie giapponesi sono trovati.

Nuovo lavoro si aggiunge ai confratelli di Nakatsu, come si è aggiunto ai confratelli di Miyazaki, ma chi ci pensa, quando si ha da lavorare attorno a queste promettenti speranze? E sarà pure un nuovo campo alla carità dei nostri cari cooperatori. Un’ottima signora inglese me ne mantiene uno di questi aspiranti: proprio oggi un dottore scrive che ne vuole adottare uno… E per gli altri?… Qualcuno dei nostri buoni benefattori ci penserà certo.

Anche le brave Figlie di Maria Ausiliatrice, mentre si preparano intensamente al futuro apostolato, vengono circondandosi di gioventù femminile e di simpatie.

Preghi, amato Padre, e faccia pregare per noi affinché non ci rendiamo indegni delle benedizioni che così copiosamente spande su noi il Signore.

Dev.mo

Don Vincenzo Cimatti




1Alla lettera dal Bollettino Sales. Settembre 1930. Manca l’originale manoscritto.