Cimatti|Braga Carlo / 1931-9-21

808 /Braga Carlo / 1931-9-21 /


a Don Carlo Braga, Ispettore salesiano in Cina



Nakatsu, 21 settembre 1931

Mio carissimo Don Carlo,

Non è bugia dire che non ho mai sentito così forte il distacco… Si invecchia e ci avviciniamo alla morte. Deo gratias!

Per evitare le inutili gare, lascio i complimenti, perché si inizierebbero inutili discussioni. Facciamo così:

a) Don Cimatti ha servito a qualche cosa nella vostra estimazione e per il bene? Deo gratias! Soli Deo honor et gloria.

b) Perdonategli tutte le deficienze e gli spropositi.


Per me ne ho guadagnato in tutto:

a) Materialmente, perché mi avete coperto di carità – e fino all’ultimo… e sai che proprio fino all’ultimo ti ho dato grattacapi…

b) Intellettualmente, perché ho imparato assai assai in molti rami, specie valutazione di uomini e cose.

c) Spiritualmente perché ho potuto fare i miei esercizi.


Ed ora alle cose di cui non potei con calma parlarti o perché non volevo detrarre nulla ai tuoi doveri – o perché non eravamo soli.

Ho bisogno per il 15 prossimo di ottobre di una risposta decisiva. Tu sai che Don Cimatti domanda a tutti (così ho l’autorizzazione dal Sig. Don Rinaldi) e seguo o tento di seguire anche in questo Don Bosco: “Fatta quella che ritengo la mia parte, lascio che il Signore faccia la sua”.

Tu hai i tuoi impegni – le direttive dei Superiori. Don Cimatti non intende intralciare nulla, né essere causa di mancanze al tuo dovere. Se parlo è perché dopo le nostre conversazioni e quella con Don Fontana, c’è forse la possibilità che possiate venirci in aiuto.

I miei bisogni urgenti sono un minimum di 100.000 Lire (meglio se 150 mila oppure 200 mila) per la fine d’anno. Se prima, meglio: rimborsabili nell’annata (con o senza interessi). Se non è possibile arrivare a quella somma, anche meno (anche poche migliaia di Yen), perché quando si è nella necessità poco o molto hanno sempre valore.

Come dici tu bene a Don Fontana il mio bisogno è urgente. Don Fontana mi accennò a qualche cosa (che ho capito poco, perché di operazioni finanziarie non mi intendo) che potrebbe per la vostra carità servire in futuro. Per me penso che l’avvenire è nelle mani di Dio… buono pensarvi e prevedere e provvedere, ma ora c’è bisogno d’altro.

Non so se il pensiero sia chiaro.

Eccoti, Carlo mio, esposte le cose, ora a te fare quello che puoi, senza detrarre nulla ai tuoi impegni e doveri.

Come scrissi altre volte, riesca o no la cosa, non toglie nulla all’unione delle nostre anime. Tu, non pensando a Don Cimatti nelle sue relazioni con voi e con te, ma a un confratello che per un’opera di anime, stende la mano e ti domanda: “Puoi aiutarmi?”, devi rispondere senza preoccupazione di sentimenti: “Sì o no”.

Scrivendo non si diventa né rossi né bianchi. È anche per evitare pressioni di sentimentalità che certo così ha disposto il Signore.

Dunque ti prego pel 15 ottobre di sapermi dire qualche cosa (se prima meglio) o per lettera se puoi spedirmi qualche cosa o per telegramma “No” a Takanabe. Dopo ho così due mesi davanti per strologare altre soluzioni.

Da questo capisci i nostri bisogni. Preghiamo lo Spirito Santo, Maria A. e Don Bosco che dirigano tutto per il bene.

Don Carlo, ti abbraccio e benedico.

Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. - Tanto a Macao che a Shiu-Chow da nessun confratello ebbi osservazioni su te o su cose in genere che richiedano provvedimenti per l’Ispettoria o missione. Notai in quanti parlarono con me o nelle conversazioni o in privato, il desiderio di lavorare e di far del bene alla salesiana.

Come ti dissi: i pensieri di Monsignore (Canazei):

1.- Sui chierici, che non troverebbe in missione modo di avere personale in posto per custodirli e formarli;

2.- Sui coadiutori, che non studiano la lingua e non sanno;

3.- Che attualmente in missione solo 5 missionari sono pratici;

4.- Che l’Ispettore curi con amore la missione, come l’Ispettoria.

Tu sai benissimo come regolarti; avanti senza timore fiducioso nel Signore. Ama molto, soffri molto e quando ti sembrerà aver toccato il cielo col dito, dirai: “Servus inutilis sum… soli Deo honor et gloria”.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.