Shanghai, 3 aprile 1929


Shanghai, 3 aprile 1929

458 /Ricaldone Pietro /1929-4-3 /


a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani


Mio amat.mo Don Ricaldone,


Il 4 per tempissimo, a Dio piacendo, salpo da Shanghai sul Viminale del Lloyd Triestino per Venezia.

Ed ora apra bene la sua intelligenza ed attacchi al suo spirito quanto l’inutile servo suo dell’estremo Oriente si onora di dirle (che vuole? Ormai noi giapponesi abbiamo nel sangue…) e Lei nella sua infinita bontà si diverta ad ascoltare… Oh, ne sentirà delle belle!!!

  1. Ho spedito le pratiche secondo le norme date da Torino per il materiale che porto in tre bauli e una cassa (da petrolio a due latte) per il museo missionario – e un po’ dopo riceverà la seconda copia per ottenere di non pagare la dogana. Non so quando il Viminale arriverà, mi hanno fatto pagare il solo vitto per 34 giorni, ma sarà certo di più. Dimodoché forse sarà più in fretta perché ci sono a bordo molti dei soldati del Muggia affondato recentemente in Cina (ma il personale tutto salvo)…

  2. Come già le scrissi occorrerebbe che nel frattempo i Superiori decidessero almeno le linee di massima di quanto ebbi ordine di provvedere, cioè:


              1. Per la casa di formazione,

              2. Per le suore. Ecco come le cose sono (riassumo idee delle relazioni precedenti).


        1. Casa di formazione. Cadute a vuoto pratiche fatte qua e là, perché i luoghi non avevano i requisiti richiesti, fu trovato un luogo che riteniamo ideale sotto ogni rispetto, a Takanabe – mare, piano, montagna, paesaggio d’incanto, terreno coltivato e d’avvenire, possibilità di estendersi, acqua. A Takanabe c’è una piccola cristianità (una trentina) in paese – il luogo è a 10 minuti dal paese – a un quarto d’ora dalla stazione – comodità di Miyazaki 40 minuti di treno e servizio regolare di automobile pubblico (varie corse al giorno). Non sembrandomi opportuno lasciare sfuggir l’occasione, tanto più che il bravo cristiano (che lei conosce, Tonari, quello che fu in America) volentieri comperò coi suoi soldi (non avendoli il sottoscritto) per aiutarci; e non vuole interessi, ma solo servirsi dei rizomi di alcuni bambù quando spunteranno (roba apprezzatissima dai giapponesi). Dissi si comprasse. È oltre un ettaro di terreno e viene a circa 20 mila lire italiane. Un esperto di costruzioni giapponesi farà un progettino il cui preventivo troverò a Torino. Informazioni prese così all’ingrosso per un edificio per una ventina di persone (tenendo conto dei vari locali necessari per una comunità nostra) non lasciano dubbio a un preventivo di circa 150 mila lire (Yen 10.000).

Quanto al venire qui i novizi o studenti e in qual numero, preghiamo i Superiori a decidere. Per me piglio chi mi danno, perché tutto è buono – l’importante è che abbiano il loro personale formativo e direttivo.

Le spese di manutenzione possono essere coperte:

  1. dall’aiuto indispensabile dei Superiori;

  2. dalla coltivazione del terreno e industrie.

Spererei raccogliere qualche offerta, certo per il primo anno esigue. La costruzione in pochi mesi (due o tre al massimo) può per la parte indispensabile essere ultimata a tempo: ma urge determinare al più presto per l’inizio sollecito dei lavori.


        1. Casa delle Suore. È necessaria la loro venuta per motivi d’ordine morale che Lei ben conosce e scongiuro i Superiori ad aiutarmi a provvedere. Per le modalità ho già pregato i Superiori a determinare non essendo noi pratici. È già in via di preparazione il personale d’aiuto per le suore e per iniziare asilo o altro. Casa d’affitto già adocchiata: urge un tempo per fissare definitive.

Eccole sistematicamente le notizie più urgenti.

Iniziato già il lavoro di reclutamento per il Seminario. Se gli esami vanno bene ne avremo 4 (le dirò poi), più uno a Nakatsu che proporrò ai Superiori di inviare a Torino nel prossimo anno.

Caro Don Ricaldone, bisogna che i Superiori facciano tutti i sacrifici e gli sforzi possibili per l’estremissimo Oriente. Oh, vedrà come il Signore benedirà.

Preghi preghi preghi per me che l’abbraccio nel Signore mentre i ciliegi in fiore cantano le lodi di Dio… e inghirlandano il grigio di Don Ricaldone crine.

Tutto suo

1 Don V. Cimatti

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