Cimatti|Ricaldone Pietro / 1926-4-8

156 /Ricaldone Pietro / 1926-4-8 /


a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



[8 aprile 1926]

M. R. Sig. Don Ricaldone,


        1. È finita la Visita Ispettoriale (1/4 – 7/4/26). Riassumo ed esprimo alcuni desideri: comincio da questi.

Non potrebbe farmi spedire una cassa di polveri per fare un po’ d’acqua digestiva? Lei può averne dei campioni gratis! È una carità.

        1. Avrei bisogno di una Bibbia: quella che avevo l’ho regalata a quel bravo professore di giapponese sul Fulda e sono senza (in latino o in italiano).

        2. Non potrebbe farmi avere la Civiltà Cattolica o qualche altra rivista?

        3. Bollettino a tutt’oggi, né lettere dall’Italia, nulla di nulla.

        4. Non le pare sarebbe utile se avessi l’indirizzo dei Cooperatori e Cooperatrici del Giappone?

        5. Gli altari avuti hanno fatto prova infelice specialmente nelle parti interne; sono mezzo sconquassati. Badi che il formato e il peso non sono pratici. Ponga che si debbano portare qua e là anche solo per 5 minuti: sono dolori. Veda un po’! Mi pare che si possa realizzare qualche cosa di meglio e più pratico.

Nei viaggi ad es. pel Giappone non posso pensare ad andare sempre in treno, certo, ma non c’è modo di trasportare questo altare senza rompersi qualche cosa; né certo troverei un giapponese che me lo porti. I missionari hanno la facoltà anche di dire la Messa senza pietra. Veda dunque. Ne ho veduto di piccoli (valigia ordinaria piccola invece che in legno, in lamiera – sarà più pratico?). Veda dunque e scusi…

        1. La posta che arriva dall’Italia (salvo i rotoli stampati) arriva in pessime condizioni: fa meraviglia agli uffici giapponesi che in questo sono accuratissimi. Per l’onore anche dell’Italia, veda se si può fare qualche cosa.


Alla fine del mese riassumerò la visita e la mia gita ad Oita, Nakatsu. Preghi per me, che entri presto nella zucca il giapponese. Sempre allegramente nel Signore che mi viene guidando come un bimbo. Saluti a tutti tutti tutti.


Suo

don Vincenzo Cimatti