Cimatti|Ricaldone Pietro|1949-4-24

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a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 24 aprile 1949

Amatissimo Sig. Don Ricaldone,


Due altre forze sono obbligate a ritirarsi dal campo giapponese: Don De Kruyf e Don Frantzen in diversi sensi ammalati, spiritualiter il primo, materialiter il secondo. Li invio alla Mamma nel suo bel mese, e agli amati Superiori. Sono dunque in valida custodia, sto tranquillo.

Per me, anche in questo mese, nulla di speciale per il corpo e per l’anima.

Il lavoro non manca – si procede – materialiter, per ora, senza preoccupazioni – spiritualiter, Lei sa come la pensa questo povero uomo – in multis non siamo a posto, e Lei sa che il difetto è nel manico.

Ho ancora vari confratelli stanchi in vari sensi: supplico aiuti per scambi di riposo e per sane iniezioni salesiane di vitamine ricostituenti.

Oh, Maria Ausiliatrice, oh, Don Bosco, oh, Salesiani del Paradiso aiutate il Giappone!

Ci benedica tutti e mi creda

Aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P. S.

Mi si dice che i Superiori desiderano il mio pensiero (che ho già ripetutamente espresso) su chi... – ecc.1

Don Margiaria: uomo di governo – di iniziativa – pratico in materia professionale e amministrativa – pensare a quanto ha fatto a Tokyo e ora ad Osaka – è insomma il fondatore del movimento professionale nostro in Giappone – possiede lingua e conoscenza del mondo giapponese in pieno. Sarebbe certo un riconoscimento.

Don Bovio: idem – è un uomo navigato – ora funge da economo ispettoriale – non maneggia il giapponese – non molto ordinato.

Don Romani: ottimo religioso – direttore studentato – disbriga bene anche affari materiali – buon governo in omnibus – discreto maneggio lingua.

Don Tassinari: è sottomano dei Superiori e possono valutarlo – ut supra Don Romani – fu maestro dei novizi, maneggia optime il giapponese – organizzatore dell’orfanotrofio modello di Tokyo.


1 Si tratta di suggerire il suo successore come ispettore. Tener presente che Don Tassinari era partito per l’Italia, dove verrà designato dai Superiori. Da questo momento Don Cimatti ha la sicurezza che la sua domanda di essere sostituito sta per essere realizzata. Comincia a preparare il terreno per il suo successore.