Cimatti|Cantone Carlo/1956-7-15

4613 / Cantone Carlo / 1956-7-15 /


a Don Carlo Cantone, missionario salesiano in Giappone



Chofu, 15 luglio 1956

Carissimo D. Carlo,1


Grazie delle notizie e dalla stazione e dalla Casa. Il bravo Ragogna ne porterà altre. Deo gratias di tutto. Notizie nostre dalla vostra partenza…

15 Luglio, dies albo signando lapillo – 78… sempre più vicino alla chiamata definitiva. All’Oratorio complimenti degli oratoriani al vecchio e al Simone (= Simoncelli), tombola – e fra le cinquine e tombole i novizi hanno inscenato due tempi (mi pare si dice così… L’arte ben nota dei bei tipi… sostenne la povera trama pensata… ma tutti si divertirono…).

Continuano le bocce.2 Vicende alterne…

Mi pare non ci sia altro. A tutti il solito richiamo:

a) Allegri: non si debbono vedere musi duri, shiran kao (= di coloro che non si curan degli altri) o che guardano al sol dell’avvenire, in posa da palcoscenico o di poeti o artisti. Semplicità, naturalezza, buona educazione.

b) Attività materiale e spirituale. Se non lavorate voi, lavora la testa (immaginazione: la pazza di casa) e lavora chi non deve entrare né in casa vostra né in casa nostra. Capito?

c) Dio mi vede… Esercitatevi molto nell’indulgenza del lavoro.

d) Uniti insieme nella preghiera. Vi passo tutti in televisione chiarissima, specie nella S. Messa, e più volte quando mi venite in mente… e penso che allora ne avete più bisogno… e allora toties quoties…

Pregate per me e per noi tutti. Vi benedice il vostro

Don Vincenzo Cimatti, sales.

1 In questo periodo era con i chierici nella casa di villeggiatura di Nojiri.

2 A Chofu c’era un gioco di bocce, sconosciuto in Giappone, portate dall’Italia.