Cimatti|Bertotti Rocco| 1921-3-17

26-5 / Bertotti Rocco / 1921-3-17 /


Torino-Valsalice, 17 marzo 1921


Diario tenuto in modo lodevole. Le tue esercitazioni, che denotano in te una buona attitudine, vanno migliorando, (anche se tu provi il contrario) e mi fanno fede le osservazioni dei maestri ed il correggerti di quanto volta per volta vai facendo.

Tu (per il resto) pretendi che la Provvidenza faccia come vuoi tu, mentre devi capire che essa fa quello che per te è bene tuo.

L’eccessiva preoccupazione in questa questione, il vedere scuro dove c’è luce chiarissima, non fa che renderti nervoso, eccitando il lavorio pazzo della fantasia e dell’immaginazione: da ciò il malessere; lo sconforto, la fiacchezza anche fisica, che si ripercuote naturalmente anche nel tuo spirito.

Ti occorre cuor largo, vuoto di te o di altre miserie e pieno di Dio: ti occorre non preoccuparti dell’avvenire (che non sai come sarà); ma badare al presente, trafficarlo con forza, diligenza, amore.

A questa unica condizione ristabilirai l’equilibrio un po’ rotto nel momento attuale.

Se credi, a voce si possono chiarire le idee.

Vincenzo Cimatti