Cimatti|Bernardi Angelo /1944-2-6

3064 / Bernardi Angelo / 1944-2-6 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



[6 febbraio 1944]

Carissimo,


A quanto pare il Signore non mi dà la consolazione di vederti. Fiat.1

Ho ricevuto il magnifico invio – se fa qualche cosa sono disposto a pagare – contraccambio per ora con un po’ di dolci. Ti penso in buona salute con l’amico, per cui unisco un po’ di posta. Continuate in patientia et in spe.

Alcune direttive (in relazione anche a quello che tu domandi). A Tokyo si pensa alla possibilità di un internamento (che pare declinino un po’ per tutti) o per le incursioni nemiche. Consiglio un buon inventario di quanto hai in casa (e anche soppressione di cose che non desidereresti fossero in mano d’altri2) da consegnare a chi ci dovesse sostituire di noi o di altri. E inoltre essere pronti ad omnia.

Mi dici della tua stanchezza spirituale… Comprendo, caro Angelo, il martirio dell’uomo di zelo e che desidera anime. Fossi sicuro che permettessero ad un altro di venire, si può pensare a fare un cambio. Studia la questione: non dimenticare né l’autorità civile né quella religiosa. Per quanto sta da noi, dobbiamo (ad ammaestramento del clero indigeno) star fermi ai nostri posti.

Ti faccio pervenire Yen 1000 per la cassa del centro. Quanto al tuo progetto di riduzioni, l’importante è che faccia con gran delicatezza di carità, alla S. Francesco e alla D. Bosco.

Grazie dell’elenco Ss. Messe.

Diminuito il lavoro esterno, interiorizziamoci coll’attendere assai all’anima nostra.

Ho consigliato ai confratelli meno occupati, qualche bel lavoro utile di traduzione (o per letture cattoliche o per l’uso dei nostri confratelli giapponesi futuri).

Non ho al momento il registro delle Messe alla mano: ma mi pare che le Messe di D. Mantegazza furono già regolarizzate. La più semplice è che tu scriva a D. Cecchetti così: “In quel tempo regolava i conti Messe D. Cim. Si rivolga con fiducia a lui”… è probabile che non scriverà e così… tutto sarà finito.

Pel Seminario penso che sia sufficiente quanto ti proponi di fare. Se avrà bisogno, è inteso che Don Braggion scriverà.

Il nostro Itakura non si è sentito di rinnovare i voti – e passa alla diocesi di Osaka: si propone di lavorare come prete per la “Grande pace dell’Oriente”. Non l’abbiamo mandato via – si è eliminato da sé – era appartato sempre né ebbe confidenza coi Superiori e quindi… pare che nessuno pianga il suo esodo. Speriamo di poter dire che si è fatto il possibile per formarlo. Fiat voluntas Dei anche in questo.

Avevo preannunciato la mia venuta all’Amministratore Apostolico ma non si è fatto vivo, né risponde alle mie lettere. Pazienza!

Godo che sia intervistato!!! Puoi far del bene anche così: fallo di cuore e per il Signore.

I diaconi felici. Faranno secondo i desideri. La festa fu davvero riuscita. Alla vigilia accademia tutta in giapponese, su D. Bosco. Alla festa gran Pontificale di Mons. Chambon – ordinazione, a sera 3 cresime – inaugurazione aspirantato nello studentato3 (ne conduco giù due ora e così sono otto). Se ne trovi altri… A Mikawajima anche bene – tre battesimi. Deo gratias.

Ero venuto per la questione Seminario, non si riesce ad aver udienza dal responsabile (= sekininsha). Lascerò memoriale.

Oggi i Ss. Martiri giapponesi… festa del Seminario. Penso agli inizi di questa opera ed ora alla sua sospensione (fino a quando?). Fiat voluntas Dei anche per questo. Mi dici che il Signore vuol far passare me e voi attraverso a chissà quali altre prove… Fiat! Ma che sia con merito… Sia offerto per la Chiesa in Giappone e per la nostra cara Congregazione in Giappone.

Allegro, vecio mio, e tieni allegro il chierico.

Don Bovio è riuscito per D. Bosco a dar da bere un bicchierino di ottimo Chianti.

Ti ricordo con mamma, cotidie.

Non dimenticare il tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.

1 Era riuscito ad andare fino a Miyazaki e vi era dal 3 c. m.; si vede che né lui poteva muoversi per andare fino a Miyakonojo, né di là era permesso di muoversi per andare a Miyazaki.

2 Questo consiglio lo diede a tutte le case. In questa manovra andarono distrutti tanti documenti che ci mancano: per es. le lettere ricevute da don Rinaldi e altri superiori.

3 Con la chiusura del Piccolo Seminario di Miyazaki, gli aspiranti alla vita salesiana si trasportarono a Tokyo, dove rimasero fin dopo la guerra.