Cimatti|Circolare Amici e Benefattori/ 1939-3-19

2232 / Amici della Missione / 1939-3-19 /




Prefettura apostolica “Miyazaki” Giappone

Relazione N. 1


Agli Amici della Missione e dell’Opera Salesiana in Giappone


19 marzo 1939


Da breve tempo ritornato in Giappone dopo il soggiorno fatto in Italia in occasione delle feste Cinquantenarie del Santuario di Maria Ausiliatrice e per il Capitolo generale dei Salesiani, mi sento in obbligo di porgere anche a nome dei miei missionari e salesiani, il ringraziamento più vivo a quanti colla preghiera o colla carità ci sono venuti in aiuto. L’imperitura riconoscenza dei vostri beneficati si manifesta quotidianamente colla preghiera e coll’offerta di sacrifici per voi. Le prossime feste Pasquali, che vi auguro felici a nome di tutti, sono una bella occasione per offrirvi una bella fiorita di preghiere e sacrifici, e per pregare dall’Ausiliatrice e da Don Bosco su ognuno di voi, sulle vostre famiglie, sui vostri interessi materiali e spirituali, le benedizioni di Gesù. I missionari della Prefettura e i Salesiani di Tokyo desiderano di tanto in tanto presentarvi a mezzo mio una breve relazione del loro lavoro, oltre quella che potete leggere sul Bollettino o da relazioni particolari. Notizie di famiglia, insomma. Lo faccio volentieri ed eccovi la prima relazione di quest’anno, 1939. Vi prego di accoglierla con bontà e carità: bontà e carità di preghiere e di aiuti secondo le vostre possibilità.


  1. Il ritorno del Superiore fu segnalato ovunque da manifestazioni di gioia. A tutti le notizie di famiglia e degli amici, che aveva visitato in Italia e i doni che parenti, amici e benefattori avevano preparati; a tutti la benedizione speciale del S. Padre e quella del quarto successore di Don Bosco. Benché la scarsezza del personale obblighi ad un lavoro superiore alle forze, trovai Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, le Suore giapponesi della Carità e il personale dell’Ospedale di Beppu in piena efficienza di lavoro: nessun indietreggiamento, anzi qualche nuova iniziativa, destinata a fare del gran bene. Tutti a mezzo mio ringraziano i parenti, i benefattori e gli amici di quanto hanno fatto per loro.

  2. Le feste di S. Francesco e di Don Bosco furono celebrate ovunque con devozione e fede ed anche in Giappone con carattere prevalentemente Eucaristico. A Tokyo si degnò presenziare S. E. Rev.ma Mons. Arcivescovo Doi. Nelle case di formazione furono ricordate con devote e brillanti Accademie musico-letterarie e drammatiche (Tokyo-Miyazaki). In alcune residenze (Miyakonojo, Tano, Oita) furono invitati alla tradizionale riunione i benefattori, autorità, notabilità e giornalisti. È bello trovarsi in queste riunioni: è tempo di profìcuo apostolato; si seminano verità; si rettificano idee e preconcetti; si fanno preziose conoscenze; si attirano autorevoli simpatie sulla missione e opere nostre. Il bravo Don Marega era attorniato dal fior fiore intellettuale di Oita; e a Miyakonojo il nostro Don Bernardi accolse alla missione le prime autorità della città. A Nakatsu fu benedetta una nuova statua del Santo nella chiesa a Lui dedicata. A Beppu in occasione della festa si fece pure la riunione della Conferenza di S. Vincenzo de’ Paoli che festeggiava l’anniversario della sua fondazione. Nei pressi di Beppu, nella piccola comunità cristiana di pescatori, lo zelante missionario Don Cecchetti benediceva una bella statua di S. Pietro, loro patrono, ed iniziava il lavoro delle Conferenze di carità, che ormai caratterizza l’apostolato di questa zona. A Miyazaki si teneva la prescritta conferenza dei cooperatori che poco a poco veniamo definitivamente organizzando anche in Missione, ed all’Ospizio la solenne funzione della professione religiosa delle prime due Suore della Carità, e la benedizione di una splendida statua del S. Cuore sulla facciata della chiesa dell’Ospizio, mentre riempiva di consolazione e di speranza il cuore dei missionari accorsi, coronava il lavoro di tanti anni spesi dal nostro Don Cavoli per la fondazione di questa nuova Congregazione diocesana.

  3. Tra le nuove iniziative trovo a Beppu iniziata una scuola di musica italo-giapponese nella residenza della missione. Oltre lezioni di piano ai desiderosi, si tengono ogni tanto concerti con audizione di dischi e relativa spiegazione di ottima musica. Il locale, purtroppo ristretto, accoglie ogni volta buon numero di persone: forma gentile ed istruttiva di propaganda religiosa. A Beppu pure il 5 febbraio l’Associazione femminile cattolica dell’Ospedale inaugurò una Scuola per la formazione della giovane nei suoi doveri familiari e sociali sulla base dello spirito cristiano e per la consolidazione dello spirito giapponese.

  4. I nostri confratelli Don Margiaria e Don Escursell tennero a Tokyo apprezzatissimi discorsi alla radio, riscuotendo vivissime congratulazioni ed ambiti consensi di autorità e pubblico.

  5. Mentre ci apprestavamo alle solenni feste annuali della fondazione dell’Impero, preparate da una settimana speciale indetta dal governo per fomentare e fortificare sempre più lo spirito nazionale, giunse l’annunzio della morte di S.S. Pio XI, per noi cristiani il PAPA, successore di S. Pietro; per noi missionari il Papa delle Missioni; per noi salesiani il Papa di Don Bosco. È difficile esprimere il dolore sperimentato, tanto più che nella mia visita in Italia ebbi la fortuna di essere ricevuto in privata udienza e davvero gustare il suo cuore più che paterno per i missionari e per i salesiani. Verso la missione salesiana del Giappone poi manifestò in varie circostanze il suo affetto ed anche recentemente con benedizione di predilezione inviò ai Seminaristi di Miyazaki due magnifìche medaglie commemorative, e volle fare una calda esortazione ai figli di Don Bosco in Giappone perché continuassero a lavorare assai con lo spirito del fondatore, e a quanti lavorano nelle opere di carità, specie alla nascente istituzione “Charitas shujokai” di zelare la carità che è via alla verità. In ogni residenza e casa salesiana si fecero solenni funzioni funebri, cui parteciparono in massa i cristiani ed anche autorità ed elementi pagani. Culminarono le manifestazioni a Tokyo al solennissimo servizio funebre fatto per cura della Delegazione Apostolica cui intervennero, come rappresentanti di S. M. l’Imperatore il principe Chichibu, e le più alte autorità giapponesi e straniere.


Chiudo con la notizia, ben consolante dell’ordinazione sacerdotale del Diacono Mukai Pietro il 19 marzo. È il primo prete giapponese da noi formato. Dieci anni di lavoro effettuato dalla grazia di Dio, dai missionari, e da benefiche anime, che hanno aiutato il povero Prefetto Apostolico nel sostenere le spese di formazione. Oh, ne godano tutti ed accolgano le preghiere ardenti del nuovo sacerdote e della famiglia salesiana in Giappone e di chi si professa col più deferente ossequio


Riconoscentissimo

Mons.Vincenzo Cimatti, salesiano

Prefetto Apostolico di Miyazaki