Cimatti|Marella Paolo / 1936-9-8

1728 / Marella Paolo / 1936-9-8 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico



Miyazaki, 8 settembre 1936

Eccellenza Reverendissima,

Grazie dei paterni consigli ed interessamento dell’E. V. per noi. L’E. V. sa che quando scrivo è per tenerla informata, secondo le intese. Noi tentiamo di tenerci sulle linee direttive avute. Al momento mi pare non ci siano novità, salvo l’annuncio di nuovi campi di aviazione a Oita e nei pressi di Miyazaki.

1. Per i rinvii, per me dolorosi (perché hanno un contraccolpo sulle comunità all’estero), quando sono necessari, non esito certo, ma sono mazzate materiali e spirituali per me personalmente. Non c’è che cantare il bonum mihi… ma il canto non mette a posto molte cose… Giorni fa fu la volta di Fogliani coad. Mario, ammalato in tutti i sensi, è partito.1

2. Per tutto il resto siamo nelle mani di Dio. Penso che la vigilanza della polizia su noi possa essere un bene, specie per chi volesse girare senza necessità.

3. Niente timore per la visita del Superiore – questioni interne per il mantenimento dello spirito, disposizioni sul personale, e rendersi conto dello stato reale delle cose per dare impulso alle opere.

4. Tale visita certo influirà per fare capire la necessità di opere in grandi centri, per me, se da anni ho lavorato per Osaka, era per realizzare appunto quanto Lei mi dice.

Nessuna difficoltà da parte di Mons. Castanier. Per i suoi buoni motivi, avendo fissato una data, e tale data non essendo stata corrisposta dai Superiori (non so capire perché non abbiano risposto né a me, né a Monsignore) egli ha seguito la sua via. Così è disposizione della divina Provvidenza. Era certo occasione magnifica e quando ne verrà un’altra simile lo sa il Signore.

5. Il futuro brillante… non me ne parli, Eccellenza, neppur per ridere. Lei sa come la penso: ho detto e ripeto: “Ho passato la mia vita nel lavoro, nell’insegnamento… La vita di comando non è fatta per me”. Se un religioso può scegliere, sceglierei il Segretario, mio sogno. Non rida, vah!

Beh! Sarà quel che Dio vuole, ma non pensi ad onori, infule… Si licet parva componere magnis, sono un po’ come quel bravo S. Celestino. Oh, preghi per me. Qui è il nodo. Lei loda la mia salute di ferro. Vuole facciamo il cambio? Accetto, ma non so come si troverebbe l’E.V. Ah! (glielo canterei se le fossi vicino) “Se a ciascun l’interno affanno…”. Evviva noi e fiat in omnibus voluntas Dei.

Mi benedica e preghi per il

Suo povero

Don V. Cimatti, sales.

1 Il coad. Fogliani Mario, tornato in Italia lasciò poi la Congregazione. Di lui si conservano 33 lettere, che evidentemente furono consegnate da lui stesso. Sono un segno della riconoscenza che aveva verso Don Cimatti. Si conserva anche una lettera del 1954.