Cimatti|Ricaldone Pietro / 1932-12-7

1029 /Ricaldone Pietro / 1932-12-7 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



[7 Dicembre 1932]

M. R. Sig. Don Ricaldone e amat.mo Padre,

Deo gratias! Viva Maria e Don Bosco. Ho un mondo di novità mi pare tutte belle. Ho bisogno di molto consiglio (quello che mi aiuta “Missione e congregazione“ me li ha dati tutti) di molte assoluzioni – e di molte approvazioni.

Ho fatto due novene a M. A. e Don Bosco (e unisco brevissima relazione pel Bollettino, perché l’ho promesso) che hanno ottenuto:

  1. la salvezza di Don Lucioni,

  2. l’avviarsi verso la soluzione delle nostre questioni,

  3. la partenza di Don Margiaria con insperate facilitazioni (il Governo giapponese ha in pratica pagato il viaggio – regalato bellissime diapositive – e messo il materiale cinematografico che è in America a disposizione del missionario),

  4. e la serie di quel che segue.


Don Margiaria parte il 22 c. m. Sarà a S. Francisco il 4 Gennaio. Avendo il Governo data tanta facilità ed essendo pronto a darle – se Lei pensa sia utile che Don Margiaria faccia anche una puntata a New York e magari a Londra e Parigi, nessuna difficoltà a concedere il congedo per l’anno. Venisse a finire in Italia potrebbe accompagnare i tesori che certo i superiori ci invieranno pel prossimo anno. Dipenderà se la salute lo accompagna e specialmente lo accompagna la benedizione del Signore.

Ha lettera di presentazione – ha l’appoggio delle autorità giapponesi alle autorità giapponesi d’America – i confratelli hanno promesso aiuto – è trafficone, e… Speriamo bene e per l’anima sua e per le anime e anche per le finanze. Al momento non potevamo certo aspettare di più. Il Capitano della nave “Tatsuta-maru” è Cattolico – sarà nel tragitto da lui preparato alla Cresima ed anche questo è un bene. Dunque Deo gratias e se saranno rose fioriranno.

Per male che vada:

1. Don Bosco è entrato nei ministeri dell’impero e come vede gli hanno fatto di cappello… E gliene faranno ancor più.

2. Si sono fatte preziose relazioni, e se ne faranno.

              1. Si farà del bene alle anime.


Ed ora a noi… Ma, eh! assoluzioni e approvazioni sono necessarie, alcune subito, altre approvazioni con consiglio di fare così e così…

  1. Questione di Tokyo. Unisco copia della lettera di Mons. Arciv. di Tokyo. Noi siamo convinti che dir di no ora sarebbe peccato, e guastarci con Monsignore, con la Delegazione Apost. e con tanti amici di Tokyo (una famiglia dà subito 600 Yen per l’installazione, mobili se si va subito).

Occorre mettere il piede a Tokyo1 – per quest’anno orientarci e preparare perché per il prossimo anno funzioni la tipografia certamente – allora Don Margiaria (se il Signore lo conserva sarà tornato) entrerà in funzione.

Per fronteggiare la delicatissima situazione avrei scelto Don Piacenza (con un chierico e coadiutore). Egli, Economo, stando a Tokyo, potrà accudire in forma utile quel bene di Dio che piace alla Provvidenza di Dio di inviarci, ed espletare pratiche che nei grandi centri è più presto compiere.

Al ritorno di Don Margiaria si vedrà poi. L’opera comincia nella povertà, senza fracasso, e sono sicuro che il Signore la benedirà. Sarà possibile impiantare l’opera dei cooperatori e sono sicuro che sul posto non sarà difficile avere i mezzi. Concludo: domando autorizzazione ad accettare – non domando mezzi – ma pel prossimo anno personale.

Il Vescovo ha urgenza di iniziare ed è già da anni che aspetta. Egli mi dice: “Don Cimatti, non deve temere di inviare qui in distaccamento un confratello – intanto si faranno le pratiche necessarie – ma urge cominciare al più presto”.2

  1. Questione di Osaka. Coll’aiuto di amici e cooperatori e di padri missionari si è trovato quanto segue:

La società ferrovie elettriche di Osaka ha nelle vicinanze di Osaka estesissimi terreni – che mette a costruzione per attivare le sue ferrovie. A 25 minuti di tram dal centro di Osaka è disposta a regalare da 2-3 man di tsubo (mq 3,20 X 20.000…) alla condizione che si fabbrichi una scuola. Si penserebbe: studentato teologico per dar vita ad una scuola di 500 allievi di lingue straniere (che la società desidera) e una scuola professionale di 1000 allievi circa.

Il tutto entro 10 anni. Dobbiamo dare speranza e trattare in questo senso? La scuola di lingue estere, di cui è sentito il bisogno urgente, e che mi pare a noi non torna difficile sostenere, se i nostri buoni superiori ci aiuteranno per il personale; è anche rimunerativa e non esige enormi spese. Attendo al più presto. Mi sembra e con me il Consiglio che anche questa magnifica occasione sia da sfruttarsi santamente. Coraggio dunque, amato Padre, e niente paura.

  1. Ordinamento del personale di quest’anno. Sono in ritardo, dato tutti questi avvenimenti, ma già avevo detto al Sig. Don Gusmano che in quest’anno lasciasse tutto come era, tanto più che nel prossimo anno sarà necessario rivoluzionare un poco.


Don Tanguy: Miyakonojo: questa residenza è necessaria… Egli inizierà il lavoro che poi sarà seguito da altri nel prossimo anno. Non posso mettere subito un giovane allo sbaraglio.

Don Cecchetti: Tano, non so se resisterà per la salute. Là per ora c’è da accudire la cristianità. Il lavoro di evangelizzazione è poco: Don Tanguy che gli è vicino e Don Cavoli aiuteranno.

Don Cimatti e Don Lucioni a Takanabe. Don Lucioni ha bisogno di riposarsi spiritualmente. Con me va d’accordissimo e avrà lavoro finché vuole.

I chierici convenientemente distribuiti in modo che abbiano lavoro, idem per i coadiutori. Dopo tutto per un anno nessuno sarà ammazzato dal troppo lavoro, e tutti hanno bisogno e desiderio di lavorare.

Ho detto prima che ho bisogno di sanatorie e autorizzazioni. Non domando nomine o revoche di direttori: è più che altro movimento missionario ed azione missionaria. Nell’annata si vedrà e coll’aiuto che ci daranno i Superiori pel prossimo anno ci metteremo a posto definitive.

Mi pare che il Signore ci benedica. Se poi questa mia arrivasse in modo che i Superiori mi potessero dare un buon chierico (anche solo chierico) capace di far scuola ai chierici, sarebbe una manna per l’assistenza e scuola ai chierici. Veda un po’. Chissà che il suo cuore paterno non trovi modo di aiutarmi.

Ossequi a tutti gli amati superiori – buon anno. Preghi per me…

Sta a Lei dirci: “Inurbatevi…”. Capisce? E si parte da Miyazaki, proprio come il grande Capostipite Jimmu quando assoggettò tutto il Giappone!

Ah, Don Bosco! Don Bosco! Oh, come gli vogliono bene tanti tanti giapponesi.

Sia per noi, in tutto, il buon Padre. “Sì” Cimatti onerata conscientia… Sì, sì tutti gli oneri; via solo gli onori. L’abbraccio di cuore. Mi benedica.

Tutto suo aff.mo figlio

Don V. Cimatti, sales.


P.S. - Tutti vogliono essere vicino per dirle buon anno.

Ricevo ora l’annuncio dell’arrivo di 24 mila Yen che penso siano per il terreno da darsi alle suore. Oh, come è buono Gesù e i Superiori!

1 Don Cimatti sentiva forte questa necessità. L’apostolato missionario nelle zone di campagna, come era Miyazaki, incontrava grandi difficoltà, essendo la gente attaccata alla tradizione, ed essendo forte il controllo vicendevole. Ancora nel 2000, i cattolici della diocesi di Oita, comprendente le due provincie che erano state affidate ai Salesiani, non arrivavano a 6000. L’aumento maggiore si ha nelle grandi città, come ai tempi della Chiesa primitiva.

2 L’opera di Tokyo-Mikawajima, effettivamente fu iniziata nel gennaio 1933.