1489 giraudi


1489 giraudi

1489 / Giraudi Felice / 1935-9-12 /


1

▲back to top

1.1 a Don Felice Giraudi, Economo Generale dei salesiani

▲back to top



Visitatoria S. Francesco Saverio

Miyazaki, 12 settembre 1935

Rev.mo Sig. Economo Generale,

Invio i documenti prescritti per l’approvazione della costruzione dello STUDENTATO FILOSOFICO E TEOLOGICO in Giappone, per la dovuta approvazione del Rettor Maggiore. Mi capita questa volta come per la questione del noviziato – ossia essendo venuta in vendita in Tokyo improvvisamente per lo sventramento di una strada, una scuola elementare, ancora in ottimo stato (due anni) e parendo che avesse i requisiti per noi, e specialmente facendoci risparmiare oltre metà della spesa che sarebbe stata preventivata per costruirla nuova, autorizzai la compera e la ricostruzione, sicuro che i Superiori, nel desiderio di venire incontro alle necessità nostre e di vedere finalmente a posto i nostri chierici a Tokyo (come era già in precedenza inteso) avrebbero certamente approvato.

Supplico pertanto i Superiori:


    1. Di voler benignamente prendere in considerazione gli acclusi documenti.

    2. E specialmente di venirmi in aiuto per le spese di compera, che per ora prelevo dal fondo della Missione. Mi occorre una somma presso a poco di Lire cinquantamila che domando almeno in prestito e possibilmente come si è fatto per la scuola professionale. Se i Superiori non potessero in alcun modo venirmi in aiuto, mi possono autorizzare ad aggiustarmi con qualcuna delle nostre case o con qualche persona estranea?


Vogliano scusare la mia pochezza e pratica in queste cose. Non volevo perdere l’occasione e credo che a cose finite avremo una solida costruzione nello stesso tempo che economica.

L’affare concluso per il Noviziato è lodato ed ammirato da tutti, estranei e confratelli. Penso che sarà lo stesso per lo Studentato. Domando dunque sanatorie ed aiuti celeri. In Europa per costruire una casa di una certa entità occorre tempo e questo dà modo di prolungare i pagamenti. In Giappone è assai diverso. Nel caso nostro poi in 100 giorni sorgerà la casa a due piani oltre 40 metri di lunghezza e finita di tutto punto ed abitabile. Veda dunque di commuoversi e non ritardare per nostra tranquillità né l’approvazione, né specialmente l’aiuto. Che della grazia…

Obbl.mo

Don V. Cimatti, sales.


Seguono allegati:

  1. Planimetria del terreno (fatto a mano da Don Cimatti stesso).

  2. Piano generale del progetto. (Fa osservare:L’impresario, nella fretta in cui gli ho fatto fare i disegni, ha tracciato le linee generali, quali erano nella vecchia casa – è il tipo legale della scuola giapponese – ma nella pratica tutto risulterà con maggior eleganza).

  3. Pianta dei due piani. Al momento attuale lo studentato non essendo assai numeroso, si domanda di servirsi per il momento, della cucina, refettorio e cappella del Noviziato (e perciò non furono indicati questi nomi nel disegno – pur essendoci lo spazio). Il vero motivo inoltre è che al momento attuale si fanno pratiche assai bene avviate presso il Governo per avere il riconoscimento legale della Scuola, il che porterà per conseguenza l’internato e quindi la necessità di una nuova costruzione in cui si farebbe poi, a tempo opportuno, la proposta di una chiesa in comune per tutte le istituzioni di quella località, ed essendo anche vicino il tempo in cui le Figlie di Maria A. verranno a stabilirsi nei pressi della Scuola, per tutte queste istituzioni parrebbe utile affidare alle medesime la cucina e la lavanderia. Pare che ci sia il posto sufficiente già al presente e nel caso che [non sia sufficiente] con non troppa spesa si può comprare nei dintorni. Allego relazione a parte per ciò che si riferisce al pareggio della scuola e per il futuro sviluppo della medesima.

  4. Piano d’assieme futuro (disegno fatto a mano da lui stesso).

  5. Relazione del prospetto della pianta dei due piani dello Studentato. (Ho creduto inutile far unire le sezioni dei vari corpi della fabbrica essendo tanto diversa la costruzione in legno, e poi trattandosi di costruzione che è come è e si deve rimettere a posto).


a) La nuova costruzione si propone sia adibita a studentato filosofico e teol.

b) Preventivo dell’impresario è di circa Yen 12.000 (bisogna pensare a circa altri 2000 per le spese di acqua, luce e arredamento; spero però diminuire perché trasportandosi a Tokyo, i chierici porterebbero con sé molto del materiale: lingeria, biblioteca, museo, ecc. ecc. proprio dello studentato ambulante).

c) I mezzi disponibili sono le riserve annuali della missione che però al più presto bisogna ricostruisca. Specie nell’anno scorso feci un po’ di propaganda per il Noviziato che ora è già tutto pagato e quasi del tutto arredato, e per lo Studentato (che qualche cosa ha fruttato). La continuerò e se il Signore vuole l’Opera, son sicurissimo che manderà i mezzi. D’altra parte conosco le disposizioni del cuore dei Superiori per questa Opera indispensabile e che da anni cercava l’ubi consistam. Mi pare che alfine la TETTOIA PINARDI sia anche per noi trovata, ed ecco che il povero Don Cimatti si arrabatta per trovare i mezzi, ed in primis li domando ai Superiori, con sicurezza che mi saranno dati e mi sarà indicato il modo per sbrogliarmi a trovarli.

d) Fondata l’opera, se con il tempo si potrà avere qualche sacerdote, si possono trovare buone cappellanie – metto anche in relazione un progetto di scuole di lingue che potrà forse dare qualche cespite d’entrata.


Non è poi venuta mai meno né la carità dei Superiori e dei benefattori, e non verrà mai meno né se anche gli studenti uniti ai loro Superiori sapranno fare una buona propaganda presso amici e benefattori. Non mancherà poi certo finché saremo poveri – come lo siamo ora e se diventeremo veri santi salesiani… Ed è quello che assolutamente dobbiamo e vogliamo fare.


PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PROFESSIONALE DI TOKYO


  1. Sono in corso le pratiche per ottenere il pareggio della Scuola.

  2. Sembra che lo richieda l’avvenire della Scuola pur portando con sé alcuni legami. Se non vi è questo riconoscimento i parenti non ci affidano volentieri i loro figliuoli, perché al termine della scuola non avrebbero titoli legali. Per noi poi sarebbe grave responsabilità ed azzardo educare giovani che si debbano lasciare poi nel mondo senza un certificato che assicura più facilmente il loro lavoro futuro.

  3. Il numero degli allievi, secondo la legge, è di 50 all’anno.

  4. Per il fabbricato, oltre ai laboratori occorre un salone (circa 100 mq per ogni 50 allievi). Per il primo anno il salone c’è già. Sarà presentato in seguito il piano generale. (Qualora si ottenga il riconoscimento).

  5. Non vi è gran divario fra le materie di insegnamento dei nostri programmi e quelle del programma governativo. Vi è certo preponderanza alle ore di insegnamento su quelle di lavoro. Si sono già fatte entrare nelle pratiche delle modificazioni che avvicinerebbero assai di più i nostri programmi. Ad ogni modo si penserebbe di affiancare alla scuola un laboratorio pratico (che può essere in altra sede. Si potrebbe pensare a Mikawajima e quindi trasportare una parte della scuola in zona più centrale ed in centro popolare).

  6. Rami professionali: per il LIBRO E SARTORIA. Si vorrebbe in seguito iniziare il ramo elettrico. Incontrerebbe assai a Tokyo il ramo stuccatori e scultori. Occorre evidentemente personale ad hoc.

  7. Sarebbe desiderata e sarebbe assicurato l’esito di una scuola di lingue estere. Fondato e stabilito lo Studentato non parrebbe difficile la riuscita. Tale scuola non richiede molto per l’impianto e potrebbe rendere molto in tutti i sensi.