Cimatti|Berruti Pietro / 1935-11-13

1526 / Berruti Pietro / 1935-11-13 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 13 novembre 1935

Rev.mo Sig. Don Berruti,

Grazie delle continue manifestazioni di carità che in varie forme ci danno gli amati Superiori. Il Signore rimeriti e contraccambi.

Per questioni di catalogo ho inviato pro‑memoria ai Superiori. Ad ogni modo Lei conosce le nostre strettezze di personale. Nelle otto case della missione o residenze, che dir si vogliano, siamo otto preti. Don Cimatti ha due residenze e lo studentato (che però fra poco trasmigra a Tokyo). Il Visitatore vedrà e potrà dare consigli, ma quello che urge è che i Superiori ci vengano in aiuto efficace. Per sostenere le nostre opere di Tokyo la Missione si è privata di un personale ottimo e se non lo rimpiazza siamo sempre più a terra; ed anche presso la S. Sede non ci facciamo certo onore.

Quanto al nostro carissimo Arri in risposta alla sua carissima al riguardo:

  1. Il medico non gli permise il viaggio in Italia (non l’avrebbe sostenuto);

  2. Escluse absolute il clima di Hong Kong, per tal genere di malattie,

  3. Volle l’invio in Giappone al più presto. Si figuri che fu imbarcato senza che si fosse alzato dal letto – e lo sopporta assai bene. Per le cure nelle nostre povere residenze non è possibile. Sarà accolto in un sanatorio ad hoc – ha camera a sé – vitto col sacerdote del Sanatorio. È a Tokyo a tre quarti d’ora dallo studentato. Don Tanguy e i confratelli possono anche quotidianamente visitarlo ed ogni giorno può fare le sue pratiche religiose. Vedremo come piglia piega la cura e se riuscirà a lavorare o anche solo a non lavorare, ma essere innocuo nella vita regolare di comunità, oppure potrà sostenere il viaggio in Italia.


Se questo Sanatorio non potrà fare le cure vi è un ospedale in cui il medico è un sacerdote e vedremo il da farsi. Vi sono poi altri due sanatori tenuti da suore e quindi con tutte le comodità sia di visite per parte nostra e di cure religiose. Spero poi presto di poter realizzare due sanatori in Missione ed in ogni caso se il Signore ce lo conserva potrà lavorare in quel campo vastissimo del Giappone; perché è la massima malattia. Per ora è fra noi a Beppu ove si cerca di trattarlo colla massima carità.

Il Signore ci aiuti specialmente a star lontano dal peccato. Preghi preghi preghi… Ho confratelli giovani chierici che devono lottare assai. Per l’amore delle anime abbiamo bisogno di spalancare gli occhi e più spalancare i cuori nel Noviziato e Studentato. Grazie della carità con cui furono accolti i miei poveri figliuoli del Giappone.

Ossequi cari a tutti i Superiori.

Con vivo affetto

Don V. Cimatti