Miyazaki, 2 maggio 1926


Miyazaki, 2 maggio 1926

161 /Valentini Eugenio / 1926-5-2 /


al chierico Don Eugenio Valentini, ex-allievo


Carissimo Eugenio,


Mi giunge la tua carissima e attesa all’inizio del mese di Maria. Va tutto bene e non mi meraviglio di niente né trovo niente di male. Ringrazia il Signore se 5 minuti prima di morire sarai calmo per i pensieri. Mi sei presente specialmente nella S. Messa. 9 ore precise di differenza, quando tu sei alle orazioni a sera e vai a letto io dico Messa: ricordiamoci!

Quanto a te, è meglio non sapere se sei o non sei santo: lavora, lavora, lavora, senza domandarti troppi perché. Il Signore vuole fatti, non troppi ragionamenti; se no sei come l’ammalato che agli ultimi ha vicino il medico che gli fa scientificamente l’analisi della malattia.

Lavora, lavora. Chi fa, falla; e se ti avvisano migliora e avanti senza paura, pregando assai per i tuoi assistiti.

Gli esami? Preparati come puoi e poi come bambino affidati a Maria e a Gesù.

I pensieri dell’avvenire più o meno roseo?! Se non so neppure se vivrò fino a pochi minuti… Poi a che servono le lauree, le dignità per la vita eterna? Aumento di responsabilità? Bel costrutto, oca che non sei altro.

Sii più semplice e più bambino con Gesù e andrà meglio: tu vuoi filosofare troppo e vuoi vedere troppo. Devi dire: “Se il Signore vuole, ma sì, e l’Università e lo scettro e la mitra e il triregno e poi… gonfio come la rana che farai?”. Va là ridici su, e di’ a te stesso: “Oca che non sei altro!”: una fregatina di mano, un atto di umiltà e avanti sempre.

Tu vuoi notizie del Giappone! Paese dei fiori, degli incanti, dei panorami, del bello sotto tutte le forme, e in questo paradiso, che ha le zanzare, le rane, milioni di anime che non conoscono Dio e chissà quando impareranno a conoscerlo. Prega perché “adveniat regnum Dei” anche nel Giappone.

Allegro! Saluta tutti tutti tutti, anche Burlando. Non parlo del Direttore e dei confratelli. Prega per me e buon mese del S. Cuore.

Cor Jesu sacratissimum miserere nobis!”.

Ti abbraccio, tuo

1 don Vincenzo Cimatti

▲back to top