Cimatti|Circolare salesiani/1945-9-2

3239 / Circolare Salesiani / 1945-9-2 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Tokyo 2 settembre 1945

Carissimi confratelli,


Deo gratias dal più profondo del cuore e alla vostra carità, ché finalmente ho notizie recenti di ognuno di voi (salvo che da Dairen).

I recenti avvenimenti che hanno riempito di gioia il cuore di tutti, ci obbligano ora ad una revisione ancora più completa di noi e delle cose nostre e ad accingerci con rinnovato ardore all’opera non indifferente di ricostruzione materiale e spirituale, stringendoci più fortemente cuore a cuore, mente a mente, forza a forza, per riuscire a sfruttare santamente la nuova situazione.

Più che chiacchierare cerchiamo di agire; più che lamentare le vicende passate, mettiamoci di fronte alla realtà presente; più che cullarci nei sogni del futuro, uniamo le forze per realizzare oggi quanto ci sembra doveroso, per la gloria di Dio e per la salute delle anime, sempre secondo lo spirito di Don Bosco. Personalmente sia un rifiorire di ognuno nell’osservanza della regola. Oh, se potessimo dire: i salesiani del Giappone non la cedono a nessuno salesiano per la regolarità, esemplarità, attività in tale osservanza!

Per le nostre opere: in primis ripigliare il nostro lavoro con calma e serenità, secondo la responsabilità di prima. Vita cristiana per i cristiani affidati a noi, divenuta debole per le circostanze precedenti; ripristino graduale, ma in pieno, della istruzione religiosa e di quanto può fomentare la pratica. Vi saranno forse miserie materiali e spirituali da sanare: facciamoci tutto a tutti con carità, con generosità, con sacrificio, specialmente doniamoci alla gioventù povera, operaia ed agricola; non dimentichiamo di dare impulso agli oratori.

Tra i lavori a noi affidati, non dimentichiamo quello delle vocazioni, che è uno dei fini nostri principali e a cui tutti come stretto dovere dobbiamo cooperare: vocazioni che dobbiamo far sorgere in ogni campo della nostra attività.

Ognuno di noi faccia il suo dovere, e “finché i salesiani faranno la parte loro, la Congregazione crescerà e niuno potrà arrestarne la propagazione… Ogni cura e ogni fatica per osservare e far osservare la regola” (Sogno di D. Bosco 1879).

E finalmente in relazione a questo primo importante lavoro, mettersi subito a riorganizzare i nostri cooperatori ed ex-allievi, che saranno le forze materiali e spirituali su cui potremo contare al di fuori del nostro ambiente. Io penso che anche per questo il Signore ci ha conservato.

Salvo il disastro di Oita, i guasti della casa di Miyazaki e più gravemente Nakatsu (non conosco i veri particolari, ma sembrano di grande entità), Miyakonojo, Beppu e le case di Tokyo sono rimaste intatte. La nostra tipografia potrà compiere anche subito un gran lavoro, e già vi si ricorre con fiducia e con suppliche da ogni parte.

A quanto pare le mutate condizioni ci daranno modo di compiere (sia pure in forma modesta e se fosse necessario in seconda linea) un lavoro non indifferente di bene. Quanti dunque sono in grado vedano direttamente o indirettamente di cooperare e per l’apostolato della buona stampa, e per le vocazioni, e per l’organizzazione dei cooperatori ed ex-allievi, e per il rifiorire della vita cristiana fra i nostri, e tutti per dovere di vocazione dobbiamo sforzarci di essere in grado di farlo.

Cari confratelli, questo povero amico delle anime vostre non vi domanda l’impossibile, non fa che richiamarvi le ancora più insistenti raccomandazioni di D. Bosco, adattate al nostro ambiente attuale. Altre cose ad altro tempo.

Penso potervi dare in altra prossima notizie dei nostri cari confratelli soldati che presto saranno di ritorno. Al momento che scrivo i nostri missionari sono ancora a Kumamoto: sperano verso il 10 c. m. di poter essere nelle loro sedi (idem le Figlie di Maria A.). Le Figlie di Maria A. di Yamanaka stanno facendo gli esercizi spirituali: come pure i confratelli di Nojiri. Il 2 c. m. i coad. Maestro e Romelli emisero i loro voti perpetui a Tochinoki (Prov. di Kumamoto).

Tutti i confratelli per ora, grazie a Dio, bene, ma il periodo passato è stato certo per tutti una prova forte per la salute: vi raccomando di usarvi tutti i possibili riguardi specie per il riposo e per il vitto al possibile.

Per quanto posso sono qui tutto per voi.

Vi benedico e prego.

Vostro D. Cimatti