Cimatti|Cantone Carlo|1954-9-12

4344 / Cantone Carlo / 1954-9-12 /


a Don Carlo Cantone, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 12 settembre 19541


Carissimo D. Cantone e arcicarissimi tutti,


Spero col prossimo lunedì, se piacerà al Signore, di essere di ritorno, con fermata a Osaka per la S. Messa e poi a Chofu. Il Sig. Ispettore mi comunica la brillante vittoria: auguri a tutti e a Lei in particolare…

Tanto per informazione: 9 mattina dalle Figlie di Maria Aus. a Beppu, essendo l’anniversario della Messa dell’Ispettore (= Don Tassinari) l’abbiamo commemorata con canti e suoni dall’orchestra. Riveduto vecchi cristiani, i bimbi cantano l’inno composto per loro.

9 a Hita dal nostro D. Manganelli, poi a Ozai da D. Lorenzi e D. Demleitner a Kitsuki, Morie, e finalmente a Usuki dal nostro D. Marega.

Il caro nostro Ispettore ha voluto farmi rivedere questi luoghi, noti da tempo – e il bel lavoro che vi compiono ora i nostri buoni missionari. Mirabili disposizioni della Provvidenza! In molti di questi luoghi in cui i poveri primi salesiani coi modesti concerti fecero risuonare il nome di Gesù, di Maria nei saloni, nelle strade, nei teatri (ed era questa la nostra vera unica gioia… essere i primi a cantarlo…) sorge ora la missione cattolica. Deo gratias!

Giovedì giungiamo a Miyazaki… non si riconosce più… sembra la capitale…Tutti salutano… Oggi festa del nostro Ispettore: vi rappresento tutti.

In mattinata a Tano e i vecchi cristiani hanno voluto assistere alla Messa, canti, Te Deum. Quanti ricordi! Quest’anno il 25° di quella chiesetta, la prima innalzata da noi. Domani al Charitas. Domenica alla Parrocchia.

Lei mi parla di buone notizie: per me la più bella notizia sarà se mi assicurerete che tutti sono buoni salesianetti…

Ricordi a tutti il triduo 18-19-20 a Savio Domenico (a D. Emi il discorsetto prima della benedizione). Ai Savio (Yano e Nimure) lo facciano da Savio. I fratelli Shirieda e Mizobe…

Vi abbraccio e benedico tutti nel Signore.

Don Vincenzo Cimatti


1 In occasione del suo 50mo di Messa, l’Ispettore gli fece fare un giro nei luoghi dell’antica missione per fare un po’ di festa.