Cimatti|Tonelli Antonio / 1926-10-30

6140 / Tonelli Antonio / 1926-10-30 /


a Don Antonio Tonelli, compagno di ordinazione, collega a Valsalice


Miyazaki 30 ottobre 1926

Carissimo Don Tonelli

Spedisco al solito il pacco mensile: piante del mese di due località Miyazaki e Hitoyoshi dove sono andato per tre concerti e breve conferenza francescana italiana. In una rapida corsa pei boschi che non so trovare altra parola adeguata…. di delizie…. fra le risa dei miei e del padre giapponese, ho raccolto quanto mi veniva tra mano. Mi pare ci siano cosette buone: tutto il terreno è di roccia che si sfarina, argillosa, sabbiosa.

Nella scatola troverai alcuni prodotti che i giapponesi sogliono disseccare: pesci, se ce n’è troppa quantità… i pesci piccoli mangiateli o portali ai Superiori (ma ci vuole buono stomaco e non vorrei esser causa per i buoni vecchietti di malattie); i giapponesi li mettono dentro a brodo caldo – la nostra minestra - li ho trovati ottimi; poi alghe (Laminaria) ecc. (vi sono i biglietti dentro o è scritto sul cartoccio). Poi alcuni lavoretti in conchiglie (se giungeranno sani…due specchi metallici (bisogna lucidarli) e altre piccole cose). Colle erbe in scatole conchiglie e insetti. Ripeto, non so come arrivi la roba, se vale la spesa… ad ogni modo ciò che serve, tieni o per il museo di Valsalice o pel museo delle Missioni… insomma fa tu con Don Ricaldone.

Unisco fotografie. Le diciture dicono quanto è necessario. Novità:

1) in meno di 24 ore tre concerti ben riusciti per il bene delle anime.

2) continuo il terribile giapponese… niente paura!

3) la domenica scorsa l’imperatore per la prima volta avendo mangiato il riso del nuovo raccolto, tutto il Giappone è imbandierato, e si fanno armonie nei templi.

4) 26,27,28,29 festa di Jimmu, fondatore dell’attuale dinastia imperiale. Miyazaki vanta l’origine divina… puoi figurare le feste. È una processione in costume (carosello). Precedono 4 draghi e il tamburo, la polizia a cavallo, poi il sindaco e tutte le autorità in frach e tuba (abbiamo strisciato un inchino al municipio che s’è cavato con un sorriso ineffabile la tuba e ci ha salutato). Poi a cavallo guerrieri dell’epoca, poi l’arca che racchiude la gemma, la spada e lo specchio simboli del Shintoismo (a cui tutti si inchinano…noi, duri) poi i preti soffianti in flauti e strumenti speciali - poi i carri simbolici, una vera mascherata danzante e cantante con tamburi, maschere, ecc. poi il popolo.

La città ornata in tutte le vie con semplicità e finezza, tutto legno e carta – informa i chierici - bastoni di due metri dipinti o incartati coi colori nazionali a strisce bianche e rosse, in cima bandiere o rami, tenuti da un’asticella grossa colorata idem e una più piccola idem; dalla grossa pendono festoncini di carta (come una grossa corda) rossi, verdi, gialli intrecciati di effetto. Di tanto in tanto alte antenne di bambù sostengono trasparenti a fiori magnifici, illuminati di notte1. Ogni casa ha la sua bandiera e se non piove è una festa di colori incantevole. Se piove, oh! fragilità delle cose umane, essendo di carta…

Nelle vie secondarie, bastoni più semplici, la sacra corda di paglia di riso (che impedisce agli spiriti di entrare) e le sacre bende di carta (che olim ho inviato).2

Finita la sfilata all’aperto o in barconi con giochi molteplici, poi a sera a gruppi davanti alle case, danze e canzoni giapponesi caratteristiche e puramente coreografiche esprimenti i pensieri di colui che canta.

5) Il mese di ottobre è il mese degli undokwai (saggi ginnici): più che altro a base di giuochi (pensa nei nostri collegi all’ultimo di carnevale). Manderò elenchi così giocherete alla giapponese.

Per ora basta. Tonino mio, buon Natale e buon anno. Ai colleghi, ai chierichetti, ai giovani, saluti ecc… pregate per me.

Ti abbraccio.

Tuo Don V.Cimatti

1 Sono disegnati gli addobbi descritti.

2 Come sopra