Cimatti|Ricaldone Pietro|1942-1-...

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a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Previsioni, realtà, speranze1


Tokyo, Gennaio 1942

Rev. mo ed amatissimo Sig. Don Ricaldone,


Anno nuovo. A tutti i nostri amatissimi superiori, fratelli, allievi ed ex-allievi, cooperatori ed amici l’augurio più sentito, l’assicurazione del nostro continuo ricordo nelle quotidiane preghiere. Se fossi profeta potrei farvi delle previsioni… ma purtroppo sento di non aver questa qualità.

Se vi dovessi dire le previsioni del cuore… consonerebbero, penso, assai colle vostre… Ad ogni modo pel missionario l’unica previsione desiderata giorno e notte è che si realizzi nel miglior modo possibile la gloria di Dio e la salute delle anime. Sembra al missionario che niente debba opporsi a questo suo giustissimo desiderio e quando va a sbattere nella realtà e constata che le sue previsioni non si realizzano a pieno, rimane naturalmente accasciato e non gli par vero che ciò possa avvenire e a tutto potere si sforza di contrastare a quanto gli impedisce la realizzazione del suo dovere. Qual è la realtà della nostra situazione?

Penso che sia su per giù identica in tutti i Paesi belligeranti. Gli spiriti sono inquadrati in ben altri pensieri, pur essendo orientati in direzioni che influiscono nei disegni della Provvidenza al bene particolare e generale: eccitamento all’amor di patria, alle basi fondamentali di giustizia, all’economia, al sapersi districare in un cumulo di cose impensate, l’adattamento alla necessità del momento, spirito di rinunzia e di sacrificio, maggior intensità di lavoro… disciplina insomma della vita materiale.

Per la vita spirituale non mancano certo buoni eccitamenti alla preghiera, all’esercizio fattivo della carità e simili, ma in paesi non cristiani l’ordinario lavoro di propaganda religiosa è necessariamente arrestato… Gli spiriti sono rivolti ad altre mete, ed al momento anche questa necessità è tale per molti aspetti e doverosa – le difficoltà della vita quotidiana – le necessarie limitazioni nelle comunicazioni – per noi stranieri poi (ed è facile comprenderlo) speciali disposizioni d’ordine fanno sì che necessariamente non tutto si possa svolgere come prima dal punto di vista della propaganda religiosa. Ad ogni modo si fa quanto è permesso e quanto è possibile nelle attuali circostanze.

Diceva il nostro Don Bosco: “Ci pare un errore quello di molti, anche religiosi, che se vedono interamente di non poter riuscire bene in una cosa, piuttosto che mettervi mano la lasciano affatto. Da noi non si guarda la gloria esterna o a ciò che gli altri diranno. Se non si può compiere tutto l’alfabeto, ma si può fare A B C D perché tralasciare di fare questo poco colla scusa che non si potrà riuscire fino alla Z?”. Mi pare che i suoi figli del Giappone abbiano tentato questo programma e grazie a Dio si continua e in molte branche si può fare ancora assai lavoro e molto del bene. Deo gratias. Dunque la realtà concreta è che si lavora e prega, sia pure con le necessarie limitazioni volute dalle attuali condizioni.

Sacrificio non piccolo per il Salesiano, ma che nei disegni della Provvidenza porterà i suoi frutti… in patientia.

Le speranze? Desideriamo essere sempre della scuola ottimistica salesiana.

Anche in questo modo il Signore realizza la sua gloria – le preghiere ed i sacrifici attuali servono certo alla salvezza delle anime, anche se per le circostanze del momento non ne possiamo controllare gli effetti. E allora? Avanti nel nome di Dio.

Ogni anno giapponese è caratterizzato da un simbolo: quest’anno è l’anno del cavallo.

Lei amatissimo Padre, e tutti gli amici nostri si sbizzarriscano pure a vedervi significati più o meno reconditi… Magari provino a giocare il lotto… e facciano parte dei vantaggi… I nostri cari giapponesi ammirano il cavallo e la forza, l’ardimento, la laboriosità, il coraggio, la generosità… e lo esaltano con monumenti e cerimonie speciali.

Amato Padre, ispirandoci al richiamo, ma più perché è volere di Dio e nostro dovere, noi suoi figli del Giappone, vogliamo con le medesime doti sacrificarci ancor di più per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime nello spirito del nostro Don Bosco. Benedica il Signore i nostri propositi e ci aiuti a realizzarli.

Auguri, ossequi e preghiere per tutti.

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



1 Il dattiloscritto R. M. 2002 è di difficile lettura. Evidentemente, come pure le seguenti non fu spedita, ma conservata per il dopoguerra.