Cimatti|Superiora F.M.A./ 1940-4-27

2391 / Direttrice F.M.A. Tokyo / 1940-4-27 /


alla Direttrice delle F. M. A. di Tokyo



Nagasaki, 27 aprile 1940


Rev.ma Madre,

Scrivo da Nagasaki dopo il 1° concerto – non ho altra carta né inchiostro. Non potei rispondere subito alla sua carissima del 24 c. m.

Potei parlare solo un po’ colle due suore, spiegando il mio concetto (che è quello pure del Consiglio) perché avevo da predicare, ma so che si sono intese con Don Margiaria che è ancor più di me al corrente della questione.

Chiarisco il mio pensiero pel resto della lettera.

La soluzione dei due asili o takujisho deve essere solo provvisoria – finché cioè


  1. Le Figlie di Maria A. non assumeranno in pieno le opere (cosiddette) sociali di Mikawajima

  2. Finché i salesiani non sostituiranno qualche altra opera alle uscenti.


Quando questo possa avvenire il Signore solo lo sa perché è in relazione


  1. Alla fine delle attuali condizioni giapponesi e mondiali – al momento i Superiori nostri non permettono nuove istituzioni

  2. E alla questione del personale e del locale per le Figlie di Maria A.


Penso che dobbiamo pensare così, perché, suppongo che i Superiori insistano a che al più presto si venga ad una totale cessione per le ragioni note – tanto più che Mikawajima è ora un’opera totalmente salesiana. Come dissi in lettera, qualora le Figlie di Maria A. fossero in grado di assumersela subito in pieno, la cosa è fattibile. Se questo avvenisse i salesiani domandano solo (mi sembra naturale) un compenso finché i locali sono gestiti per queste opere, i cui cespiti sarebbero totalmente percepiti dalle Figlie di Maria A.

Se poi per il prolungarsi delle cose fosse necessario addivenire per un tempo notevole ai due asili, penso che la soluzione della cessione dell’amministrazione, responsabilità ecc. alle Figlie di Maria A. sia per noi la migliore: su per giù, come è ora (con modificazioni che si credessero utili dalle due parti).

Nelle questioni amministrative a me piace la semplicità. È anche per questo, che dopo la visita fatta, la pregherei vivamente di prendere disposizioni a che l’acquisto del pane, carne o altro sia fatto direttamente da voi.

Inizialmente per aiutare e facilitare le cose i salesiani, penso, aiutarono anche in quella forma, ma ormai penso che non sia più necessario – si eviteranno così tanti piccoli inconvenienti che, pur di piccola entità, se si possono evitare è certo meglio.

Capito tutto per il catechista: il bravo Don Dupont preoccupato in questi ultimi giorni per la partenza, per molte cose faceva e non faceva.

Scusi gli shinpai (preoccupazioni) causati, e ci aiuti il Signore e Maria A. nel suo bel mese a far sì che tutto vada bene.

Pregate assai assai assai per me.

Aff.mo nel Signore

Don V. Cimatti