Cimatti|Ricaldone Pietro /1945-11-23

3263 / Ricaldone Pietro / 1945-11-23 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 23 novembre 1945

Amatissimo Sig. D. Ricaldone,


Un nostro ex-allievo di Fiume, Sig. Rohk, tenta la venuta in Italia, tento di affidargli queste notizie che non so se e quando giungeranno.

Ripeto notizie che ho già affidato per altra direzione. Per ora ho riallacciato comunicazioni con l’America (D. Tozzi e D. Fedrigotti) mediante cappellani militari.

Può pensare la gioia di noi tutti quando anche con Lei potremo essere sicuri di aver comunicazione. È un semplice catalogo di notizie.

1. - Grazie a Dio tutti bene in salute. Qualcuno debole, nervoso, stanco. Laborant pectore (forma benigna) il coad. Camnasio, il Ch. Dell’Angela ed Emi, Hayakawa (giapponesi), ma possono vivere la vita comune. Alcuni confratelli avranno bisogno di ritornare per rinfrancarsi materialmente e spiritualmente. Vedremo.

2. - In genere tutti bene salesianamente pur anche tra noi essendosi sentite le conseguenze della guerra: insisto opportune et importune con apposite circolari (quasi sempre quindicinali) e a voce diretta dove è possibile. Grazie a Dio potei sempre stare unito, si può dire, con tutti durante tutta la guerra e quindi…

Furono isolati D. Margiaria (internato per due anni – ma gli si scriveva, visitava, inviava aiuti), i nostri confratelli di Dairen (non ho notizie dal 2 Luglio) e tutti i confratelli giapponesi soldati, che non sono ancora ritornati, con cui però si era – dove era permesso e possibile – in relazione epistolare.

Sono passati al Signore D. Arri, Ch. Kai, Ch. Nishimura, Coad. Tateishi, Asp. Tomura. Non so se il nostro necrologio dovrà essere aumentato.

Hanno dato un addio alla Congregazione il coad. Colussi Valentino, che finiti i triennali, non si è sentito di rinnovarli, ed il ch. Levrino Isidoro, che passato coadiutore infine fu dispensato dai voti. Sono in Tokyo, in attesa di ritorno, e speriamo saranno almeno buoni ex-allievi.

Passarono ad altra Ispettoria: D. Dupont Francesco1 (Indocina), D. Erdö, D. Felici, D. Baratto, e coad. Paulin (ora chierico) a Shanghai (Cina). I chierici Curran John e Drohan, che potei far uscire prima della guerra per l’Australia (?) e D. Dumeez e D. De Kruyf che partiti dall’internamento si recarono il 1° al Congo ed il 2° verso l’Inghilterra. Tutti gli altri sono in Giappone (Missione e Tokyo).

3. - Un po’ di allargamento di lavoro ha portato tre confratelli (D. Liviabella, D. Martelli A. e coad. Maccario a Dairen, parrocchia e oratorio, ecc.) a Dairen (un piede in Corea e Manchuria), a Yamanaka (D. Broccardo, Cappel. Figlie di M. A.), a Nojiri (casa di riposo – con aspirantato) e recentemente sto dislocando alcuni in prov. di Fukuoka (la più importante del Kyushu), chiamatovi dal Vescovo, ad tempus, per parrocchie, con promessa di fermata per futura opera salesiana. Sarà forse cosa concreta la nostra andata al Shikoku (per invito del Vescovo di Osaka)… e in altri siti.

4. - Ovunque il nostro programma di lavoro è il solito: missionari-salesiani – gioventù povera, abbandonata… ed ora, anche qui, della strada (pur in Giappone essendo in condizioni diverse e speciali).

Relazioni colle autorità civili, buone – col nostro Amministratore Apostolico giapponese di Miyazaki, pensi in piccolo a D. Bosco-Mons. Castaldi – i nostri di Miyazaki furono ad annum sospesi – ci si voleva mandar via tutti e noi, ubbidendo a Roma e alla Congregazione siamo rimasti fermi ai nostri posti di combattimento.

Penso che la conclusione sarà che l’Amminis. Apost. partirà e passeremo sotto la diocesi di Fukuoka, oppure ci si lascerà liberi. È l’episodio più doloroso della nostra vita giapponese: ma il Signore ha permesso così, ed è certo per il bene.

Non tema per questo. Grazie a Dio si è sempre e dappertutto continuato nel nostro lavoro, sia pur ristretto con limitazione in varie circostanze (fatto Badoglio – e, verso la fine, internamento per un mese di tutti i missionari del Kyushu).

5. - Il Signore ci ha conservato tutte le opere di Tokyo (Mikawajima, Scuola D. Bosco, Studentato) che hanno sempre lavorato e sono in pieno sviluppo.

In missione è rimasto Beppu – tutto il resto danneggiato o distrutto (Miyakonojo, Oita bruciate – Nakatsu in parte abbattuto – Seminario e Colonia agricola quasi totalmente abbattute da due terribili tifoni).

Per i viveri non mancò mai la materna Provvidenza di Dio – ed ora le truppe di occupazione portano contributi discreti per viveri e indumenti per noi ed opere. Oh, Deo gratias et Mariae!

Non ci sono debiti per nessuno – e tutti hanno modo di far fronte alla situazione.

Ho un po’ di pletora di Ss. Messe, che conterei di offrire ai Superiori con la conveniente elemosina appena sarà possibile. Se crede metta pure intenzione fin d’ora (si tratta naturalmente di migliaia).

6. - La nostra vita salesiana fu, si può dire, sempre regolare e si fecero regolarmente le pratiche prescritte (In missione non fu possibile quest’anno la riunione per gli esercizi – si supplirà).

7. - Le Figlie di Maria A. ebbero distrutto tutto, eccetto Beppu; trasportarono i piccini a Yamanaka. Tutte bene materialmente e spiritualmente – le aiuto di persona e con esortazioni mensili per lettera.


Non mi è possibile darle notizie dei singoli ora – quanto è prescritto inviare ai Superiori è pronto ed attendo occasione propizia e sicura.


PIANO GENERALE.

a) Accentuare il lavoro in missione, a Tokyo e altrove, sfruttando le occasioni eccezionali del momento. Le piccole irregolarità per i missionari dislocati tento riparare con riunioni, lettere ecc. finché non sarà possibile inviare rinforzi.

b) Appena possibile D. Margiaria tornerà per informare chiaramente della situazione.

c) E più con criterio altri confratelli che hanno absolute bisogno di ritorno.

E per ora questo è il programma minimo generale, e poi si vedrà quanto il Signore vuole da noi, al ritorno di tutti.

Per Natale 6 nuovi preti: Caldiroli, Crevacore, Rossi, Perego, Moriggia, Scrazzolo. Fosse possibile avvisare i loro parenti, sarebbero felici tutti.

Amatissimo Sig. D. Ricaldone, ci benedica tutti, preghi e faccia pregare per noi, assicuri tutti di continuo, quotidiano ricordo – e stia certo che i suoi figliuoli in Giappone vogliono sforzarsi di essere sempre degni figli di D. Bosco.

Il guaio però è nel manico: è il vecchio barbone, che non riesce a imbroccarne una, ma Deus providebit anche per lui.


Appena potrà ci invii notizie, stampati, ecc. Stiamo riorganizzando i quadri dei cooperatori ed ex-allievi. Esce già il Bollettino Sales., presto si ripristineranno le Letture cattoliche. La tipografia lavora in pieno. Deo gratias.

L’abbraccio e ci benedica tutti specie il

suo aff.mo figlio

D. V. Cimatti, sales.


P.S. Ossequi ai singoli superiori, sempre ricordati, a tutti singulariter, e a quanti conosco. Assicuri i parenti dei confratelli.

1 Non aveva ancora notizia che era stato trucidato il 10 agosto ad Hanoi.