Cimatti|Bianchi Eugenio| 1900-12-20

6 / Bianchi Eugenio / 1900-12-20 /


a Don Eugenio Bianchi, suo maestro di noviziato



Valsalice, 20 dicembre 1900

Mio amatis.mo Don Bianchi e prit romagnolo amatissimo,


Ho piacere di farmi vivo in occasione di queste care feste natalizie. Anch’io le faccio i miei più cari ed affettuosi auguri e specialmente nella s. notte di Natale pregherò tanto tanto Gesù per Lei affinché voglia concederle tutte le grazie che il suo cuore desidera a bene dell’anima sua e della nostra cara Congregazione.

Come sarà bello nella notte del 31 dicembre fare la consacrazione intera al S. Cuore di Gesù! Che questo cuore dolcissimo ci faccia proprio tutti suoi.

Ne sento proprio un bisogno grande perché… sono sempre lo stesso e forse faccio ora disperare di più i nostri amati superiori.

Sento un grande bisogno che questo povero cuore, questa testa, questa fantasia benedetta siano percorsi da quel fuoco divino che li purifichi e li renda tutti e solo per quel cuore amatissimo.

Lei mi conosce e sa quanto ne abbisogna. Preghi anche che questo povero figlio possa proprio fare un po’ di bene, salvare la mia anima e salvarne tante altre. Presto si avvicina il suo giorno Onomastico e quindi intendo di presentarle i miei poveri, ma cordiali auguri anche per questa occasione. Già che sarei felicissimo di potermi trovare in quel giorno vicino a Lei, ma se il Signore disporrà diversamente sarò con l’amico Pietro Corradini vicino al Tabernacolo, vicino a Gesù. Avrei tante cose da dirle, ma sa, sono le solite mie storie e chiacchiere. Verrei anche volentieri a Ivrea per vedere di addestrarmi un po’ più nell’agronomia. Basta: se è volontà del Signore che venga, verrò. Intanto voglia accettare questi poveri auguri ed una novena speciale di comunioni che le presento per questa occasione.

Si ricordi sempre di me: sulla tomba di Don Bosco1 non mi dimentico mai di Lei e della casa. Vi sono ancora due incaricati appositamente da Don Barberis di pregare per la casa di Ivrea.

Mi benedica, o buon Padre, e mi creda sempre e sempre suo

Aff.mo figlio in G.C.

ch. Vincenzo Cimatti


1 Si deve ricordare che la Tomba di Don Bosco fino al 1929, anno in cui fu beatificato, si trovava a Valsalice, e il chierico Cimatti era incaricato della cura della medesima. Era per lui un grande onore e sprone all’imitazione.