Cimatti|Ziggiotti Renato|1950-1-28

3902 / Ziggiotti Renato / 1950-1-28 /


a Don Renato Ziggiotti, Consigliere Generale delle Scuole salesiane



Tokyo, 28 gennaio 1950

Carissimo e Rev.mo mio D. Renato,


Grazie cordiale della tua carità nel ricordarmi e ti sarò ancor più riconoscente se mi assicurerai di far le mie parti presso la Mamma e D. Bosco. Ricambio l’augurio di buon anno santo con l’assicurazione di ricordo perenne affettuoso e di preghiere.

Dopo la visita e nella mia nuova posizione1, vedo chiaro che sono a mani vuote, e che bisogna mi affretti per portare al Signore un po’ di roba buona per poter entrare in Paradiso.

Ringrazio di cuore il Signore della buona stangata alla mia superbia per tutte le nuove disposizioni prese dai Superiori… e avanti sempre allegramente.2 Mi auguri una ripresa della vita di Valsalice… non dipende solo da me, che mi pare di non aver cambiato in nulla da quei tempi… Sono sempre ciula3 e oca lo stesso… Attendo mi diano lavoro… per ora cerco di turare qualche buco, – figurati… do perfino qualche calcio al football – un po’ di musica, un po’ di religione, qualche idea pedagogica, ma di quelle vecchie (le nuove sono nomi greci)…

Mio buon Renato, ci vuol ben altro per questa pellaccia… A Valsalice vivevo nel lavoro: ne guadagnavo in “sanitate mentis et corporis”. Continuo tentando in silentio et in spe di fare un po’ di bene agli altri ed a me.

Conto davvero per questo sulle tue preghiere. Qualche strappo, uso militare (tu sei alpino) al manto della Madonna vedrai che mi otterrà di realizzare la volontà di Dio in omnibus.

Come è bello lasciarsi trasportare senza capir niente da questa buona Madre! Beh!

Basta, se no chiacchiero troppo (me l’avete detto che scrivo troppo).

Può essere che ti disturberò ancora per l’invio di musica di cui farai quel che credi. Che vuoi? Ormai non ho più relazioni ufficiali da fare.

Il Signore mi ha distaccato anche da queste… Fiat voluntas Dei… Preghiera silenziosa anche per gli amati Superiori… Allegro, caro Gigione… Ah, in Paradiso non faremo più sbagli e non disturberemo più nessuno.

Tuo nel Signore

D. V. Cimatti, sales.

1 La visita del Rev.mo D. Modesto Bellido, Visitatore straordinario. Scaduto dalla carica di Ispettore si trovava allo studentato colla carica di “confessore e bibliotecario” e un po’ di insegnamento.

2 La stangata di cui parla era quella di essere stato considerato vecchio e quindi non più atto al lavoro.

3 Piemontesismo col significato di buono a nulla.