1621 ricaldone


1621 ricaldone

1621 / Ricaldone Pietro / 1936-3-5 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



1 PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI, GIAPPONE

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Richiesta di aiuto


Miyazaki, 5 marzo 1936

Rev.mi Superiori,

Come già ripetutamente ebbi a riferire e a comunicare (purtroppo invano) mi rivolgo nuovamente al cuore paterno dei Superiori affinché vogliano in efficace modo venirmi in aiuto per le ragioni tante volte e ai singoli superiori o cumulativamente ai Superiori manifestate.

Per le opere approvate dai Superiori a Tokyo ho fatto fronte colle forze dei missionari (propaganda all’estero) e con personale stesso tolto dalla missione, che più di così non può essere a terra.

I Superiori sanno in che condizione è Don Cimatti. Basta dare un’occhiata al catalogo, che d’altra parte non può rappresentare il vero stato delle cose. Inoltre per tutte queste opere e specialmente per il Noviziato e Studentato non ho avuto l’aiuto neppur in minima parte dei Superiori (salvo i novizi e il Sac. Don Rodriguez). Le costruzioni gravarono tutte sulle spalle del sottoscritto che adoperò i depositi (non certo rilevanti) della missione. Ora mi trovo nella vera necessità stretta sia per dare il mensile ai missionari e per impegni fortissimi che mi scadono in questo tempo e presso persone o istituzioni che non possono dilazionare.

Imploro dunque l’aiuto efficace dei Superiori per arrivare almeno fino a giugno. Qui si tratta, mi sembra, di una certa qual giustizia e la realtà è che non so come fare a dar da mangiare ai confratelli, se i Superiori non mi vengono in pronto aiuto, sia pure mese per mese. Il Sig. Don Tanguy inviò nota delle spese fatte dalla missione e anticipate per lo studentato. Si tratta di Lire 50.000 che imploro o in blocco o mese per mese per far fronte alla situazione che è per me particolarmente dolorosa perché il Consiglio della Missione e della Visitatoria sono al corrente della cosa, e i Superiori comprendono le conseguenze – e ancor più perché verrei meno a formali promesse fatte a vari buoni amici, che hanno anche loro le loro necessità e che si alienerebbero da noi e che in altre critiche occasioni non ci verranno certo in aiuto. Attendo fiducioso e al più presto, perché sono nella vera necessità.

Vogliano i Superiori mostrarsi anche in questa occasione buoni padri per il povero figlio

Don V. Cimatti, sales.