Cimatti|Ricaldone Pietro / 1946-5-…

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a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


IN PIENO RISORGIMENTO: I PIÙ BEI FIORI A MARIA1

Miyazaki, Maggio 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


Dopo il periodo di secca persistente degli anni di guerra, pur avendo fatto il possibile per rendere alla Mamma il possibile omaggio annuale, era più che giusto che alla ripresa, dopo la pioggia benefica della pace, nel mese della Mamma nostra sbocciassero a profusione i fiori della riconoscenza e dell’amore alla nostra Ausiliatrice.

In famiglia richiamo regolare alle nostre tradizioni delle case ed istituti nostri, dei nostri aspirantati e studentati: richiami dolcissimi e legami a quella vita comune di pensieri, di affetti, di parole e di opere, che non legano solo i membri di una comunità, ma quelli di tutta la Congregazione. Al di fuori propaganda di parola, di scritti, di funzioni religiose, ecc. e la cura nei salesiani di iniziare, anche secondo la tradizione nostra, qualche cosa di esterno da mettere sotto la protezione della Madonna. Pur trattandosi di opere solo iniziate e di cui farò particolare relazione in seguito, non le sarà discaro conoscere i più bei fiori che i suoi figli hanno in questo mese presentato alla Vergine.

E in primis un bel mazzetto di battesimi amministrati nella festa di Maria Aus. Sono due dozzine di cui 14 di adulti solo nella parrocchia di Nakatsu. Deo gratias! Come pure dovunque un aumento consolante di catecumeni o di semplici desiderosi di udir parlare di religione.

A Miyazaki la libreria nostra cattolica mentre cerca di rifornirsi di buon materiale di propaganda, perito o deperito, si è trasformata in sala di lettura, assai frequentata; ed è bello constatare che anche non cristiani vengono abbonandosi a pubblicazioni cattoliche.

Nel mese di Maggio alla scuola professionale D. Bosco lavorano in pieno le nuove macchine per fabbricazione di caratteri e la nuova grande macchina a 32 pagine.

A Tokyo si ha l’approvazione ufficiale e il primo assestamento dell’opera per i ragazzi della strada. 2

Il 2 di Maggio a Nobeoka si tiene l’innalzamento della nuova opera salesiana a vantaggio della gioventù povera operaia della città che, consacrata ai Ss. Apostoli Pietro e Paolo, speriamo inaugurare nel prossimo giugno per la festa del Papa. Sono davvero eleganti le disposizioni della Provvidenza per quest’opera, di cui il massimo operatore è un non cristiano.

Il 24 di Maggio un buon numero di nuove aspiranti, novizie e religiose delle suore giapponesi della carità si consacra al Signore. Già questo istituto religioso, fondato dal salesiano missionario D. Cavoli, ha varcato i confini dell’Isola, assumendo la gestione di un’opera per i sinistrati di guerra.

E infine il 25 di maggio vi fu a Miyazaki festa d’apertura della nuova Scuola media cattolica, la prima che si inizia nella nostra missione, e che speriamo feconda di frutti di propaganda cattolica. Il discorso di S. E. il Prefetto della Provincia e quelli degli altri oratori dissero chiaramente della speranza che avevano sull’avvenire prospero della scuola, basato sull’insegnamento religioso ed informato ai principi educativi di D. Bosco.

Alla festa civile fece seguito quella familiare alla salesiana, fra canti, giuochi di famiglia, che ci fecero passare cogli allievi e colle loro famiglie ore di serena gioia, e che diedero a divedere in pratica già i buoni effetti di educazione alla salesiana nel primo mese di scuola. Si vive per ora in baracche, mentre si affretta colla preghiera, colle insistenze la costruzione dell’edificio in corso.

Non v’è certo nessuna casa che non abbia cercato di offrire alla Mamma i suoi più bei fiori. Ed il 24? Eravamo tutti col pensiero e col cuore a Torino “…là ai piedi dell’Ausiliatrice…” vicini al suo cuore paterno, che, come da lettera del gennaio, ricevuta nel mese di maggio (anche questa, bel fiore di Maria) ci veniva benedicendo dall’altare della Vergine e di D. Bosco. Grazie, buon Padre, ci benedica tutti davvero e specialmente


il suo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.

1 Ricaldone, R. M. 2057

2 Si tratta dell’opera che poi divenne l’orfanotrofio “Salesio gakuen” iniziato da Don Tassinari.