Cimatti|Ricaldone Pietro|1940-12-24

2659 / Ricaldone Pietro / 1940-12-24 /




Notizie varie di cronaca


Miyazaki, 24 dicembre 1940


Rev.mo ed amatissimo Sig. Don Ricaldone,

Perché non vadano disperse o dimenticate alcune notizie per la storia della nostra cara Missione le raccolgo a conclusione le notizie mensili di quest’anno.

Certo quest’anno, che per la grazia di Dio abbiamo potuto finire, è stato per la nostra Prefettura Apostolica ricco di molte manifestazioni che tutte cooperano naturalmente all’adempimento del nostro dovere: gloria a Dio, salvezza delle anime.

La nazione giapponese ha celebrato sia pure in forma familiare il 2600° anniversario della sua fondazione; e non ho mancato di formulare a Lei, amato Padre, e a tutti i nostri amici e benefattori, le notizie principali e la partecipazione che la nostra famiglia cristiana e salesiana ha avuto in questo avvenimento: partecipazione cordiale ed attiva alle manifestazioni pubbliche indette dai poteri centrali, provinciali e locali; partecipazione attiva, come corpo cattolico con visite ai pubblici monumenti, esposizioni, intervento ai congressi o convegni o concorsi artistici o di cultura, ecc.; partecipazione attiva alla formazione nei cuori e nelle menti di tutti i nostri dipendenti dello spirito cristiano più profondamente sentito e praticato.

Lo sforzo poi del Governo, che si estrinseca, nel nuovo orientamento di tutta l’attività dell’Impero, in unione alla Manciuria e alla Cina organizzata, per l’assestamento definitivo dell’Estremo Oriente, ha portato anche alle conseguenze, enunciate nella precedente relazione, per l’inquadramento che tutte le religioni vengono assumendo nei rapporti colla nuova struttura: conseguenze di cui è difficile prevedere la portata per l’avvenire.

Ma, come dissi, fedeli alle direttive della Chiesa e tenacemente uniti ai nostri Superiori nello spirito di Don Bosco, i poveri suoi figli, ispirandosi a quanto farebbe Lui se fosse qui (e penso che si divertirebbe un mondo nel rintracciare mezzi, modalità per… cavarsela, come riuscì a cavarsela nella sua tattica movimentata), cercano di far quanto possono nello svolgimento del loro programma.

Il mese di agosto, mese delle ferie scolastiche, fu impiegato nei nostri esercizi e di varie nostre cristianità ed opere.

La base dell’attività apostolica è in gran parte qui, come punto di partenza: frutti consolanti per tutti.

Per l’Assunta, le buone Figlie di Maria A. con vero coraggio e fede nella Provvidenza mettono mano alla costruzione di nuove loro fondazioni per lo sviluppo (Beppu) o inizio (a Tokyo) di opere di beneficenza.

Ed anche per la nostra missione coll’inaugurazione della casa missionaria di Beppu, e di altri ricordi della data bi-millenaria in Seminario, all’Ospizio (Colonia Agricola), e più col lavoro dell’apostolato, che si cerca di attivare in tutte le zone e che si viene intensificando specie nella zona di Takanabe per opera del nostro Don Antolin, si è cercato di ispirarsi al grido antico dei primi giapponesi “okiyo” (svegliatevi!) richiamato fraternamente in queste date commemorative.

Lo spirito di unificazione delle forze e degli intenti, voluto dalla nuova struttura ha portato nel campo della stampa cattolica, al concentramento di tutte le forze dei cattolici nel solo giornale cattolico e in una sola rivista cattolica “La Voce”, colla sospensione delle altre stampe locali (foglietti, riviste, ecc.).

Il nostro Bollettino Salesiano, pur ridotto secondo le prescrizioni del momento, continua, considerato come manifestazione della scuola professionale Don Bosco.

Rimarrà data da ricordare (23 Nov.) il gran concerto organizzato nel gran salone militare a Tokyo (= Gunjin Kaikan) dalla nostra scuola professionale e dai cooperatori nostri per il 2600° e sotto l’alto patronato del R. Ambasciatore d’Italia, a beneficio della scuola medesima, col gentile e generoso concorso dei più illustri cantori del Giappone: il Sig. Fujiwara tenore e la Sig.ra Mikami, soprano, noti anche in Italia.

Ad essi in modo speciale e a quanti contribuirono alla buona riuscita della manifestazione il nostro speciale ringraziamento e le benedizioni più elette del Signore. Fu una serata indimenticabile di arte e di carità, di cui l’infaticabile nostro Don Margiaria, che vi concorse anche colle manifestazioni della sua bella voce, può essere contento.

Al 27 a Miyazaki la nostra missione vide raccolta in serata familiare il fior fiore della città per la venuta del Hitler Jugend. La società di cultura Italo-giapponese, organizzata dal prof. Okamoto (nome notissimo in Giappone per i suoi studi sugli antichi cristiani) e dai nostri insegnanti del Seminario trovò modo di intrattenere lietamente con discorsi, musica, danze ecc. gli illustri ospiti. Ottima occasione di farsi degli amici e preziose conoscenze.

Il dicembre ci ha portato la nomina del nuovo Prefetto Apostolico (= Amministratore Apost.) Mons. Ideguchi e le feste indimenticabili dell’Immacolata, celebrata ovunque dai suoi figliuoli con manifestazioni che meriterebbero tutte una descrizione particolareggiata, vera gara di anime per onorare la nostra Immacolata nella data iniziale dell’Opera salesiana: si segnalarono in missione i nostri cari seminaristi e l’Ospizio, e a Tokyo i nostri studenti e novizi.

Oh, pregammo tanto che Maria SS.ma ci concedesse tutti di essere per virtù e per attività apostolica altrettanti Don Bosco.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice a Tokyo (Mikawajima) videro appagati i loro desideri ardenti coll’inaugurazione della loro costruzione, che darà modo di svolgere in quel quartiere popolare poverissimo in unione coi salesiani, un’opera importantissima di bene.

Grazie a Dio, tutte le nostre opere salesiane e Figlie di Maria A. e in missione e a Tokyo sono ben viste ed apprezzate dalle autorità, meta di visite e di adunanze per parte di competenti e studiosi (come recentemente all’Ospizio di Miyazaki e nel nostro Seminario).

L’occasione poi delle feste natalizie, ha dato modo a magnifiche manifestazioni di fede delle comunità cristiane, cogli alberi di Natale, bazar di beneficenza, ecc. e alla rievocazione della grotta di Betlemme con bei presepi, fra cui meritatamente eccelse quello dei nostri chierici a Tokyo, sia dal punto di vista storico che artistico: fatti meta di visite interessantissime per parte del pubblico.

Di tutto grazie al Signore e ai nostri cari benefattori e amici, che colla preghiera e colla loro carità non ci lasciano mancare il necessario, grazie pure al lavoro sacrificato dei nostri cari confratelli, delle Figlie di Maria A., delle Suore giapponesi della Carità e di quanti li coadiuvano.

Su tutti e singoli invochi anche Lei per noi le più elette benedizioni del Signore per l’intercessione dell’Ausiliatrice e di Don Bosco.

Amato Padre, buon anno di lavoro intenso nella carità e nella pace.

Suo come figlio

Don V. Cimatti