629 ricaldone


629 ricaldone

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1.1 629 /Ricaldone Pietro / 1930-9-13 /

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a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani


Miyazaki, 13 settembre 1930

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,


Come vede, ci mettiamo sulla via del progresso…1Il Sig. Don Torquinst mi ha appioppato adesso una macchina, e per non parere che non apprezzi il dono, e più perché so che Lei preferisce, mi accingo anche a costo di fare errori a rispondere alla sua graditissima del 20 agosto.

Come le dicevo nell’ultima mia, che forse lasciava a desiderare non poco in certi apprezzamenti, pare proprio che il Signore ci voglia provare in tutti i sensi. Sia benedetta la sua santa volontà.

La sua lettera ha allargato il cuore di tutti alle più liete speranze. Quello che ci è indispensabile è il personale insegnante. Per il numero dei chierici Lei comprende che per 4 o 5 o più, il medesimo lavoro per il personale. Si è iniziato con fervore da tutti la desiderata e consigliata novena al nostro Don Bosco… che sono certo farà il miracolo da Lei desiderato.

Quanto alla questione finanziaria, la Provvidenza non verrà mai meno, se, come Lei dice, amatissimo Sig. Don Ricaldone, noi sapremo meritarla colla fede e colla santità della vita.

Il documento inviato sarà come una buona arma per ripetere a Propaganda la precedente richiesta di sussidio per il Seminario.

A corrispondere alle predilezioni del Signore sulla nostra povera missione, ora provata in varie forme (specialmente indisposizioni fisiche) ho ordinato ai confratelli la preparazione degli animi alla consacrazione della Missione al S. Cuore di Gesù. L’avevo promesso se avessi ottenuto i mezzi per la costruzione di una Cappella a Lui dedicata, e per la costruzione dello studentato e piccolo Seminario. Nei disegni della Provvidenza ciò non si è potuto effettuare. Ma ho bisogno assoluto che il S. Cuore domini nelle anime a me affidate in una forma tutta speciale, se no in questo gran Giappone non concludiamo un bel niente.

Amatissimo Sig. Don Ricaldone, ci aiuti nelle forme che le sono possibili. La volontà di fare un po’ di bene c’è in tutti. Il Sig. Don Torquinst ha trovato che siamo la missione più scalcinata, perché non abbiamo ancora l’ubi consistam nostro, ma non può efficacemente aiutarci.

Quelle soluzioni qualsiasi che dovremo prendere saranno provvisorie. Ci aiuti il Signore affinché siano per il maggior bene e per la salvezza delle anime.

Mi accingevo ad andare con Don Tanguy a vedere una casa un po’ più larga dell’attuale per i nostri chierici, quando giunge la notizia di una indisposizione di Don Liviabella per cui Don Tanguy prosegue per Nakatsu.

Per la malattia di Don Piacenza ho dovuto inviare Don Tanguy a sostituirlo a Nakatsu (non potevo lasciare i seminaristi soli), ho creduto opportuno inviare a Nakatsu Don L. che è ammalato un po’ in tutti i sensi e ha bisogno di riposo materiale e spirituale – ed ho richiamato a Miyazaki Don Liviabella. Il sottoscritto fa un po’ di spola sostituendo Don Tanguy allo studentato per la scuola e per il resto. Sia benedetto il Signore che è certo per i suoi fini che così ci predilige. Sia benedetta la santa povertà in cui ci troviamo.

Con animo generoso vogliamo ancora più fortemente avvincerci a Gesù e ai nostri Superiori.

Preghi per noi tutti e faccia pregare per noi. Abbracciandola con tutta l’anima e domandando per tutti la santa benedizione. Tutto suo nel Signore.

Dev.mo

Don V. Cimatti


P.S. - Riceverà lettera da Don Lucioni. Per il bene di quell’anima prego esaudirlo.

1 Scrivere a macchina, ma non durerà molto. D’ora in avanti specialmente le circolari ai confratelli saranno scritte a macchina, con cui si possono fare più copie usando la carta-carbone.