Cimatti|Dal Fior Luigi / 1936-9-24

1734 / Dal Fior Luigi / 1936-9-24 /


al chierico Luigi Dal Fior, studente di teologia



24 settembre 1936

Caro Dal Fior,

E prima di tutto una buona tirata d’orecchi. Ti han dovuto di nuovo cambiar di posto… Ma possibile? Se mi fossi vicino ti avrei già servito. Sarà per la prossima volta. Letto questo andrai subito in chiesa e Gli dirai: “Mi manda Don Cimatti – Gesù perdono. Fatemi uomo, che è ora. Se continuo così quello laggiù non mi fa andare avanti. Mi dispiace, perché son sempre l’eterno bambino pur avendo ormai 22 anni. Ma più ancora perché, caro Gesù, non puoi esser contento di me. Dunque testa a posto e avanti”. Un pater ave e gloria. “Piglierò il resto quando verrà quello là… Gesù buongiorno”.

1) Per la messa è una faccenda

a) primo, perché non è liturgica

b) secondo, perché ci vuol molto tempo, e non so se valga la spesa. Beh! Vedremo e caso mai terremo d’occhio. La più semplice sarebbe

a) tagliarne metà

b) ridurre a tre voci: è la soluzione più semplice e che permetta il canto di tale messa in chiesa, sia pure essendo il giorno di Natale.

2) Procura che la musica per te non sia fine ma solo mezzo. Ascolta chi è stato scottato più di te, e che ha provato e prova più di te il fascino della musica. Luigi, fissati il tuo orario – sta’ al tuo orario – e basta. Prima il dovere e poi la musica. E di tanto in tanto, quando senti prepotente la voglia della musica, liberamente lasciala andare a gambe levate – meglio vadano a farsi benedire il do re mi fa sol la si, che l’anima tua.

Ascolta, Luigi, chi vuol il bene dell’anima tua e che in materia ti può parlare con esperienza.

Altro ti dirò a voce, quando ti darò la penitenza di cui sopra. Se mi ascolti sarai felice; se no vivrai nelle nuvole e peggio.

Prega per me.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.


Fa’ bene il mese del Rosario. Chissà se sei capace a dire in tal mese ogni giorno il Rosario?