Cimatti|Tassinari Clodoveo|1946-12-2

3387 / Tassinari Clodoveo / 1946-12-2 /


a Don Clodoveo Tassinari, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 2 dicembre 1946

Carissimo D. Tassinari,


Torno da Takanabe dopo due concerti di ieri ottimamente riusciti (non so dire dell’esito materiale) e trovo la tua carissima.

Grazie della tua carità. Speravamo di vederti nella bassa. Ero già stato a Nakatsu per vedere di smistare i ragazzi (e avevo pensato di inviarne anche a te una porzione): ma tutto considerato D. Carlo e confratelli preferirono restare in posto. Ora sono in una casa ceduta dalla città o prefettura, che speriamo che passi in proprietà dell’opera (vi è anche terreno). È a Osada Koen, vi si accede col trenino che va a Yabakei. Deo gratias!

Speriamo che anche là vi giungano le Suore della Carità, che sono anche in trattative per Beppu (ospizio per vecchi).

Grazie di cuore di quanto hai fatto. Per il resto di cui mi parli, preghiamo di cuore, affinchè le pratiche che hai in corso giungano in porto secondo la volontà di Dio.

Quanto ai due cari confratelli, già da tempo avevo domandato il vostro parere. Per il coad. se non ci fosse speranza per la partenza (di cui mi parla D. Romani) già mi aveva scritto che sarebbe disposto a venire in missione dove forse potrebbe lavorare secondo il suo mestiere.

Per D. Caldiroli può far bene in tanti posti. Vedete in Domino. Mons. Urakawa mi scrive da Sendai, pregandomi che i Salesiani accettino un’opera analoga a quella di Tokyo (la Prefet. dà casa e la diocesi i mezzi): gli ho risposto che in un prossimo avvenire andrei a vedere. Desidererei che tu, ormai pratico in materia, mi accompagnassi. Se riesco a liberarmi dagli impegni, dopo l’Immacolata…

Mi scrive il bravo A., disposto, dice, a star in Giappone in qualsiasi condizione e posizione. Il consiglio che gli ho dato del ritorno, è come ultima speranza, che il cambiamento di clima e materiale e spirituale gli faccia del bene benché troppo inveterato il male, penso, salvo grazia specialissima, non sia possibile la guarigione nello stato attuale. Non so che tu ne pensi, in caso di possibilità direi che il meglio è che parta. Dopo quanto lui e noi si è fatto, mi pare che la volontà di Dio per lui è quella della partenza. Non riesco ad accordare D. Cecchetti e l’altro: hanno ragione e torto tutti e due. Oh, che la Mamma ci aiuti. Saluta omnes e prega per me. Ti abbraccio e benedico.


Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.