Cimatti|Circolare salesiani / 1937-9-3

1910 / Circolare Salesiani / 1937-9-3 /


ai Missionari salesiani della Visitatoria e Prefettura Apostolica di Miyazaki



Prefettura apost. di Miyazaki

3 settembre 1937

Carissimi,

I nostri cari Visitatori nel lasciare il Giappone vogliono esprimere a mezzo mio ancora una volta la loro piena soddisfazione per quanto hanno veduto ed udito. Deo gratias.

Ed ora al lavoro per mettere in esecuzione quanto ci hanno consigliato e personalmente e collettivamente. Lasciarono ricordi scritti: siano letti, meditati ed eseguiti.

Vi propongo di farne tema di riflessione anche nella mezz’ora dell’esercizio della buona morte.

Non lasciate passare occasione per rinnovare nei cristiani e nel personale da noi dipendente tutto lo spirito di partecipazione alle molteplici manifestazioni popolari con cui si stimola il coraggio dei soldati e ci unisce di cuore a quelli che lottano al fronte. Sono gesti di simpatia e di incoraggiamento a cui devono unirsi anche i cattolici, non dimenticando evidentemente quello di pregare Iddio per la salute spirituale e temporale dei soldati.

Fra queste ve ne sono alcune di antica origine, come lo “Sennin-bari” e il “chikara”1: nessun timore di eseguirle. Rileggete quanto la S. Sede ha stabilito nella nota questione e si cerchi di informare, dove è necessario, la coscienza dei cristiani ai medesimi, togliendo scrupoli e false coscienze. Richiamo la vostra attenzione a quanto vi ho già scritto al riguardo.

Si preghi e si facciano pure speciali funzioni, si aiutino le famiglie dei poveri soldati, si partecipi a tutte quelle manifestazioni patriottiche che sono possibili, si esortino i cristiani a parteciparvi, si informino a tutti questi concetti i nostri dipendenti, si esorti all’economia e specialmente TUTTI nel loro campo d’azione facciano meglio che sia possibile il loro dovere.

A coloro che desiderano scrivere, fino a metà ottobre i Visitatori si trovano a Hong Kong.

E pregate per il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

1 Erano ricordi che davano ai soldati partenti per il fronte.