Cimatti|Rinaldi Filippo / 1926-6-30

172 /Rinaldi Filippo / 1926-6-30 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



30 giugno 1926

M. R. Sig. Don Rinaldi,


Eccole le notizie mensili di cronaca. Dapprima due quesiti.


  1. In Giappone le feste di precetto, oltre le domeniche, sono solo: Natale, Ascensione, Assunzione, Ognissanti. Si domanda: salesianamente (per le pratiche di pietà) e cristianamente stiamo al nostro calendario, pur evidentemente non potendo obbligare i cristiani?

  2. Già in Italia avevo sentito interpretazioni diverse dell’art. 160 delle Costituzioni. I suffragi di cui si parla (S. Comunione e Rosario) si debbono fare da tutti i soci della Congregazione o dai soli soci della casa? La diversa interpretazione proviene anche dal fatto che in molti noviziati si fanno fare dei suffragi indistintamente per tutti i confratelli di cui giunge lettera mortuaria. Quid?


    1. Non posso darle ancora notizie specifiche su punti a noi interessanti, non essendo ancora venuto il Delegato, trattenuto a Tokyo dalla discussione della famosa legge sulla religione in Giappone, di cui già le ho parlato e di cui le ho recentemente mandato alcuni dati statistici interessanti. A parte invio qualche cosa che ho tradotto da qualche libro abbastanza recente ed appena potrò invierò il resto. La prima cosa da fare: oratorio (che può essere benissimo quotidiano), organizzare i cristiani, cercando pecorelle smarrite… e ce ne sono.

    2. Invio pure a parte il contributo nostro di notizie sul compianto Card. Cagliero, richiesti dal Signor Don Ricaldone, cui invio al solito fotografie, rilievi economici, francobolli, ecc.

    3. Vita regolare per l’orario solito di studio, comodità per le pratiche di pietà regolari. Id. conferenze bimensili, caso, istruzione domenicale ai coadiutori, esercizio di b. m., devozioni nostre (Primo venerdì del mese, 24 del mese…).

Nelle feste di precetto (non riconosciute dal Giappone) e nelle feste soppresse stiamo all’Europa.


Il giorno 5 Giugno ore 18,14 scossa di terremoto ondulatorio (40”) senza conseguenze per noi; si va in gondola e nient’altro; il capannone cigola, dondola e pian piano si assesta. Alle 21 segnalazioni d’incendio lontano dalla Missione.

Giorno 6: Festa in Chiesa del Corpus Domini; il giorno 8: il padre intensifica un po’ il catechismo (martedì, giovedì, sabato, domenica) ai bimbi: lavoro preparatorio per noi. Giorno 10: a passeggio al piccolo porto di Akae. In tutto il Giappone bandiere abbrunate per la sepoltura del re di Corea: così il Giappone ricompensa… Una circolare del sindaco ordina la conservazione delle memorie storiche del Giappone.

Giorno 11 – Festa di famiglia del S. Cuore, per i cristiani fra due domen.

Giorno 12 – Cuore purissimo di Maria, patrona del Giappone (doppio di prima classe) per voto fatto dal Primo Prefetto Apost. P. Forcade, 1844. Compaiono le prime nespole, più grosse e sugose di quelle d’Europa.

Giorno 13 – S. Antonio; festicciola a Don Cavoli.

Giorno 16 – Conferenza sul S. Cuore. Caso.

Giorno 17 – passeggio lungo il fiume Oyodo. Panorami incantevoli, ma quanto più bella la povera e numerosa gioventù! O, Signore, quando ci farete incominciare?

Giorno 18 – annuncio di un furto sacrilego commesso nella vicina missione di Fukuoka. È il primo da ché ci sono i missionari. Noi facciamo subito funzione riparatrice.

Viene a trovarci il missionario P. Boulteau [quello di cui esistono lettere negli incartamenti relativi all’inizio dell’opera sales. in Giappone]. È sempre interessante e pratica la conversazione con questi uomini di Dio. Tutti ci vogliono vedere e conoscere. È a Biwasaki dove ci sono i lazzaretti governativi per i lebbrosi (oltre 500). Ci parla delle difficoltà delle conversioni, dei pasticci matrimoniali, della promiscuità pagana dei lebbrosi in detti ospedali… I figli vengono affidati alle missionarie francescane. Egli pensa che il Giapponese è attirato alla religione dall’interessarsi di lui materialmente. Mi pare sia necessario buttarsi ai giovani, lavorare indirettamente e formare clero indigeno, e che gli attuali cristiani si organizzino un po’, s’impongano, ecc. Vi è un gruppo di preti giapponesi che dovrebbero andare in giro per conferenze, ma non hanno i mezzi. Un punto difficile e che finora non fu risolto e per cui (come mi pare di aver detto in altra) sono divisi i pareri dei Vescovi e dei missionari e così in altri dettagli di morale, è la questione dell’adorazione dell’Imperatore. Può il cristiano andare alle funzioni di adorazione? Vi è chi interpreta questo come atto di culto e quindi negative. Un fatto recente: tre soldati cattolici si rifiutarono di fare il giuramento perché lo trovarono lesivo dei loro principi. Che fa il governo? Che cosa il Delegato Apost.? Mah! In alto certo sentono l’incongruenza di certe idee (vogliono ora togliere dai libri di testo, identici e fatti dal governo, quanto vi è di mitologico ecc.) ma…

Vi è chi le interpreta come il saluto fascista e quindi positive. Tutti i fanciulli e giovani delle scuole sono obbligati ad andare ed il popolo va in massa… e allora?

Giorno 21 – S. Luigi! Preceduta dalle sei domeniche. Onomastico di Guaschino che vinse un concorso fotografico e bocciofilo indetto da noi. L’Italia è stimata e Mussolini con un messaggio alla gioventù fa parlare di sé; certo anche questo è utile a noi, ha il suo perché nei disegni della Provvidenza. Inoltre l’Italia ha recentemente venduto un dirigibile al Giappone. Certo finora in Giappone sono assai pochi gli italiani (forse una quindicina noi esclusi); mi scrive il Console che forse nel Kyushu verranno squadre di lavoratori per impianto di una fabbrica per l’azoto. Chissà che non sia una via che faciliti l’entrata naturale per noi in altri paesi. Lasciamo che Maria A. e Don Bosco… Piena fiducia. Una ditta italiana a Kobe di generi alimentari mi manda il catalogo: prezzi per noi proibitivi! Trovo più a buon mercato a Miyazaki.

Giorno 22 – Un bimbo in Chiesa si soffia il naso col fazzolettino di carta, ne fa la rituale pallottina che mette davanti a sé per portarla poi fuori, ma si vede che non ben pulito sente il bisogno di finire l’operazione con due belle fregatine di maniche del vestito. Veniamo europeizzandoci, giapponesi cari!

Passo vicino alla officina di un fabbro-ferraio; la forgia è al piano del pavimento; la massima parte degli operai lavorano seduti; sa che cosa ha pensato questo bravo giapponese per non venire meno al principio giapponese tradizionale e poter d’altra parte lavorare comodo, come certo ha veduto fare agli europei? Vicino alla forgia ha fatto un pozzo in cui egli entra e così stando in piedi ha alla portata la forgia e l’incudine che sono al piano del pavimento. Dettagli ridicoli! Ma il giapponese non rinuncia che lentissimamente alle sue tradizioni paesane! Quando vi rinuncia…

Lati poi di cortesia incredibile che ammazzano il forestiero, purché il giapponese venga ad avvantaggiarsene. Esempi. Non sono riuscito a sapere l’onorario del medico… Bisognerà pure fare qualche regalo, il Padre missionario dice che sanno poi pagare ben caro (col legame che si contrae) l’apparente generosità.

Ho inviato alla posta un sacco da spedire a Torino: due giorni dopo giungono due impiegati dicendo che non essendo partito il pacco col battello a cui era stato inviato, telegrafavano sarebbe partito infallantemente col seguente.

Un giorno mi sbaglio di affrancare la corrispondenza: gentilmente me la rimandano, pregandomi di completare.

Giorno 21 – Comincia la stagione delle piogge (vedere bollett. metereol. del mese da Don Ricaldone): sono la benedizione delle risaie. Stanno ora trapiantando il riso, in file con accuratezza somma; sto per dire minuziosa. Con questo: zanzare, rane che è un piacere…

Giorno 24 – S. Giovanni! In spirito a Torino: un po’ di festa a tavola e… la sera un po’ di cenuncola al mare. Abbiamo inneggiato a Don Bosco, a Don Rinaldi, ai Superiori, ai confratelli, al Giappone.

Giorni 28-29 – Esercizio di b. m. Conferenza sulla purità. Col prossimo luglio il padre cede a noi con giubilo i discorsi domenicali. Domenica 4 inizia il sottoscritto parlando di S. Pietro, del Papa e poi per turno gli altri. Pur non possedendo la lingua è un ottimo esercizio. Il Signore ci benedica e protegga e difenda: Lei ce lo faciliti da Maria A.



Dev. mo figlio in Corde Jesu

don Vincenzo Cimatti, sales.