Cimatti|Tassinari Clodoveo / 1938-6-13

2074 / Tassinari Clodoveo / 1938-6-13 /


a Don Clodoveo Tassinari, missionario salesiano in Giappone


13 giugno 1938


Carissimo Clodoveo,

La vostra carissima mi giunse a Napoli. Grazie. Quell’unione spirituale che fu continua nel viaggio, ebbe una così bella manifestazione di chiusa all’ultima stazione di fermata. Grazie di cuore… e basta, perché sento troppo… e mi fa male in tutti i sensi: quindi scusami se non mi effondo come vorrei.

Belle le notizie che mi dai – e come ti dissi prima, non potendo far altro, mi sfogo a pregare.

Grazie dell’elenco che così mi farà presente i bisogni dei singoli, e seguendo quello nella preghiera penso che per loro e per me sia più efficace. Manco a dire che vi aggiungo i confratelli singoli.

La più bella notizia è quella che mi dai di te: prender cotidie la croce e seguirLo. Bravo e voglio aiutarti per quanto sta da me.

Ed ora uno schematico sunto del viaggio, per me ottimo nonostante i monsoni che per qualche giorno fecero ballonzolare la nave di 24 mila ton. e mezzo; ma potei fare il mio dovere dappertutto e lavorare a summo mane fino a sera. Deo gratias! Furono certo le vostre preghiere.

A Shanghai trovai i confratelli che già stanno ripigliando il lavoro della scuola, e visitai la scuola elementare giapponese proprio a pochi passi dalla nostra scuola. Peccato che i nostri non sanno la lingua: sarebbe un momento buono…

Le Figlie di Maria A. hanno potuto inviare alcune allieve ad una fabbrica giapponese e così fanno anche i salesiani. Si ricomincia insomma.

Trovai a bordo la Commissione Italiana. Accoglienze italiane, e lavorai molto per lavori di traduzione aiutandoli in quel che potevo.

A Hong Kong trovai i confratelli in buona salute, e vedendo la spianata del cortile e quei luoghi a voi noti, pensai a voi. Mi si unì a compagno di viaggio Don Tiberi di Macao, ammalato. L’avevo condotto da chierico ed ora lo riconducevo da prete.

Singapore, Colombo. A Bombay trovai i confratelli ed ebbi la dolce sorpresa di avere a compagno di viaggio Mons. Scuderi, Ammin. Apost. di Krisnagar e Ispettore, col suo delegato Don Tomé, anche loro un po’ malandati.

Ad Assab sale il Viceré di Etiopia, S. A. il duca d’Aosta e la duchessa Madre. Il figlio era stato operato di appendicite e tornava per un po’ di riposo. Potei parlare anche colle LL. AA. che conoscono assai bene l’Opera salesiana.

Massaua: carico completo di 1500 passeggeri. Port Said: visito i confratelli, e a Napoli prima di scendere a trovare i confratelli ho assaporato la vostra visita, ed ora me la godo con voi tutti scrivendo.

Domani 14 a Genova, e se a Dio piace a Torino. Termino la corrispondenza, metto le immagini e lettere ai piedi di Don Bosco e spedisco.

Per la filosofia vero programma non c’è: alla fine ero solito leggere con loro il Maritain. Per ora è utile la conversazione in cui entrino parole filosofiche. Prendere un testo qualsiasi di filosofia e con piccole proposizioni abituar loro l’orecchio ai termini.

Per la posta mi pareva di averti detto il da farsi… I dispacci da Roma arrivano alla Missione e penso che farà Don Liviabella o Don Cavoli, a me non mandare che le lettere personali (ma solo di tanto in tanto, come bozze di stampa, manoscritti).

Offerte: tieni tutto pel Seminario (salvo il sussidio per la missione e per la S. Infanzia) tenendo nota in registro-quaderno a parte ad es. Ss. Messe, S. Cuore, ecc.

Nei casi dubbi, a Don Liviabella.

L’offerta delle Lire 50 se puoi ritirarla bene, se no tieni o dà a Don Liviabella che penserà. Conosco il Della Porta, mio allievo, e gli risponderò.

Al momento null’altro. Se il Signore mi darà quello che auguri, spero di riuscire a far qualche cosa. Fa’ coraggio ai Seminaristi; rispondo breviter alle loro carissime lettere. Comincia a prepararli per le vacanze: facciano propaganda, colla parola, coll’esempio e colla preghiera. Oh, fossero capaci di accaparrarne uno ciascuno pel prossimo anno!

Saluti ai singoli confratelli. Invita anche gli altri confratelli a cooperare nel lavoro del Seminario e prega per me.

Al carissimo Don Braggion uno speciale saluto: aiutatevi fraternamente.

Ti abbraccio e benedico

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P. S. Da Napoli a Genova [13 giugno 1938]

Gli esercizi cui attendo mi hanno fatto ritardare. Ad ogni modo è sempre tempo. A chi ha scritto ho risposto. Leggi pure per norma, a chi non scrisse un ricordo che tu arrepta occasione spiegherai.

Prima di partire per le vacanze ti diano gli elenchi del dono che desiderano. Al momento scrissero di questo Ikeda, Yusa, Yamasaki, Shimomichi e Matsumoto.

Baratto, Floran, Zanarini preti. Deo gratias! Niente di fisso per la venuta. Allegro.

Penso avrai stabilito l’ufficio dove dai le osservazioni, ecc.; possibilmente non sia la camera: bisognerebbe che la parte della casa dove sono le camere fosse riservata alla comunità salesiana sola.