Cimatti|Dell’Angela Stefano|1960-4-12

5343 /Dell’Angela Stefano / 1960-4-12 /



a Don Stefano Dell’Angela, missionario salesiano in Giappone



Chofu, 12 aprile 1960

Mio caro D. Stefano,


Grazie della bella carità usatami nell’avermi ricordato con auguri e preghiere in occasione dell’onomastico. Ti ricambio colla preghiera quotidiana specie in fractione panis e tu non dimenticarmi… Moriatur anima mea morte justorum!

Ricambio gli auguri di Pasqua anche a nome degli amici di Chofu. Come dici tu, anch’io lo dico a tutti, caro mio Dell’Angela “risorgiamo” “sia la nostra Pasqua vera risurrezione” come dice il nostro S. Pao1o: “Pascha nostrum immolatus est Christus” con quel che segue…

Ci capisco poco della distinzione di cui parli… linea retta col Signore e la linea a zig-zag con i Superiori… Per me la linea retta è sempre quella da seguirsi, tanto più pensando e credendo che i Superiori rappresentano e sono rappresentanti di Dio (omnis potestas a Deo).

Mio caro Stefano, tutte le nostre difficoltà, preoccupazioni, perturbazioni spirituali, le nostre fantasticherie ecc. derivano da questo: non siamo ancora tutto di Dio (testa, cuore, volontà e corpo), ma ancor molto nostro... Ah, il nostro io!… Dio e io finché non sono unità vera D-io= Dio + io; Dio+ Stefano Dio+Vincenzo sarà sempre vero poco o molto che questa unità diventa D = io.

Spero mi capirai…

È il gran problema della mortificazione che nella pratica della vita dimentichiamo o di cui non teniamo conto. Abeneget… Coraggio, caro D. Stefano. Perché lasciar tutto? chiudersi in un buco?… Siamo sacerdoti… Ite in universum mundum… Anime!… Hai i doni dati da Dio per averne molte alla portata… Guidale… Gettale nel cuore del Signore e contemporaneamente getta te stesso in Lui… Lavora con Lui – con Lui prega (che cosa fa Gesù nel Tabernacolo?), con Lui scrivi, con Lui parla, ecc.

Ripeto anche a te, quello che direbbe D. Bosco: “Aegro (= pace dell’anima), lavora (più che fantasticare, agire) e unito a Dio e alle anime colla carità e colla preghiera. Ad invicem oramus.

Ti abbraccio e benedico.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.