Cimatti|Cecchetti Albano / 1939-1-21

2192 / Cecchetti Albano / 1939-1-21 /




21 gennaio 1939

S. Agnese


Carissimo Don Cecchetti,

Scusi per la carta usata – rispondo subito alle sue piovute tutte insieme…1

    1. Passato a Don Liviabella il conto tasse, la domanda per il giornale, e la registrazione Sante Messe. Essendoci Lui, deve fare Lui questa parte: gli dico faccia il possibile per aiutarla, ma Lei sa come ci troviamo.

    2. Arrepta occasione saluti e dia per me la benedizione a Takeuchi – gli porti la benedizione del Papa. Oh, se Savio Domenico ce lo guarisse bene! Tutti, anche i seminaristi, pregano.

    3. La distribuzione delle statue fu fatta da me personalmente. Mi si assicurò l’immediata spedizione della statua all’“Hikari no sono”.

    4. Per Nakatsu:

  1. Già Don Dumeez mi ha scritto. Deo gratias e a Don Bosco.

  2. Per la questione Kono purtroppo ciò che lo rovina è la lingua. Disgraziatamente quando vengono da altre missioni non danno le informazioni esatte. In conclusione: in guardia nell’accettarli.

  3. Se crede bene proponga a Don Liviabella, ma se realmente consta quanto è avvenuto – e Don Dumeez n’è sicuro – è meglio liquidarlo. Don Dumeez si fruiva di una forza, ma è necessario – come e pure conveniente interessarlo che vada altrove.

  4. La nostra prassi quando si allontana uno (a rigore se “dimissus”: nulla – ma qui Don Dumeez lo fa ancora lavorare – è questo che complica la questione) si paga mese incominciato ed uno intero.

Anche in questa questione però, essendo i catechisti arruolati d’intesa col missionario, è questione del missionario che deve decidere: purtroppo non sono riuscito ancora a formulare un regolamento per i Catechisti e Professori del Seminario.

Provi proporre a Don Liviabella, ma naturalmente sia consenziente Don Dumeez, con cui sarebbe pure utile che Lei in forma fraterna manifestasse la possibilità di un accordo definitivo. Capirà che se non c’è l’intesa di fronte agli altri risulta una questione personale e noi non faremo forse bene ad accettarlo altrove. Ma ricordi che come per il suo catechista il sake (bevanda alcolica) è la rovina (e gli dissi chiaro che se ricade ci troveremmo costretti a prendere delle decisioni definitive), così per Kono la lingua è la rovina. Lei fa delle conclusioni e Don Cimatti pure:

  1. Per levarlo da Nakatsu bisogna che sia contento lui e Don Dumeez,

  2. E per metterlo altrove che non succedano i medesimi inconvenienti,

  3. Tentare una via di conciliazione, tanto più che Don Dumeez lo occupa già,

  4. Don Cecchetti parli con Don Dumeez e poi con Don Liviabella.

  1. La questione del personale è grave: in generale si vuole che chi esca dallo studentato o noviziato sia perfetto e sappia fare, e non si ha verso loro la cura di maestro. Esorto, ma Lei sa che succede, essendo il capo di casa occupato in tante cose. Per Nakatsu ne parlerò fuori dei denti a Don Dumeez e in consiglio, tanto per i confratelli che per i giovani. Ma mi dica Lei, caro Don Cecchetti, chi mettere? Se c’è un po’ di personale buono bisogna che sia allo studentato e in Seminario: e chi rimane? Davvero che non so dove sbattere la testa.

  2. Per i confratelli e catechisti finché non ce li formeremo, faremo in fretta e facilmente a dire che non vanno, ma non li avremo mai. Ho mandato a chiamare Don Margiaria e dopo faremo la riunione dei missionari o a Beppu o ad Oita: vedremo.

  3. Passo a Don Bernardi il suo negai (domanda) e i saluti a Don Braggion.

E preghi per me, caro Don Cecchetti, in questa bella novena e mi compatisca se non so fare come si dovrebbe – non tema di suggerirmi quanto crede utile per il bene. Ad invicem prega il

Suo

Don V. Cimatti, sales.

1 Come si è visto finora, Don Cecchetti scriveva a Don Cimatti anche più di una lettera al giorno. È ammirabile la bontà e la pazienza di Don Cimatti che rispondeva a tutte.