Cimatti|Castiglioni Alberto|1957-5-3

4764 / Castiglioni Alberto / 1957-5-3 /


a Don Alberto Castiglioni, missionario salesiano in Giappone



3 maggio 1957

Mio carissimo D. Alberto,


Ricevo la tua:

l. - Chofu ipoteca secondo le tue intenzioni tutte le sue preghiere e sacrifici, specie la preghiera del Rosario. Sta’ tranquillo… con gioia si è accettato il tuo desiderio… e si è all’opera?

2. - Quanto all’invito personale al sottoscritto, grazie della carità nell’avermi ricordato. Quid dicam? Per la salute, non saprei dirti, se mi farebbe bene o male – per me sono nelle mani di Dio. Si preoccupano di più gli altri. Per il resto sai come la penso e come ho sempre pensato in queste circostanze. Capisco che in fondo è la maledetta superbia (è il mio forte) che spinge… ma che vuoi? Non riesco a far la parte decorativa… se non c’è da fare, lavorare, (sono solito dire così) non mi ci trovo.

Nelle condizioni in cui mi trovo di parola e canto che potrei fare?… E poi, credilo… oportet vos crescere [me] autem minui… E così me lo ha fatto vedere bene il Signore colla malattia (è il più bel regalo che mi ha fatto). Quindi, mio caro Alberto, personalmente penso è meglio che lavori di qua colla preghiera, a meno che il Superiore… Ti abbraccio e benedico.


Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti