Cimatti|Torquinst Adolfo / 1931-11-8

841 /Torquinst Adolfo / 1931-11-8 /


a Don Adolfo Torquinst, salesiano, benefattore



Oita, 8 novembre 1931

Amatis.mo Don Torquinst,

Dove le perverrà questa mia non lo so… l’ultima la diressi a Bombay perché mi assicuravano che Lei era là… altri mi dicono che Lei è in Assam: spedisco quindi a Shillong con preghiera di recapito.

Sono ad Oita per un po’ di propaganda e per vedere se si può trovare qualche soldo perché non so più come fare ad andare avanti. Ora è ormai questione di pane… e non so dove prenderlo.

1.- I Superiori non possono.

2.- Suppliche a Propaganda, al Duce, al Papa, ad amici, ecc. finora senza frutto.

3.- Promesse di aiuto fallite (P. Faber ed altri; anche la Cina…).

4.- Il Sig. Inoue che insiste per il saldo; ed alcuni che caritatevolmente ci avevano aiutato, che insistono per il rimborso perché anch’essi in necessità.

5.- Una suora (pare) con tifo a Beppu (è una delle nuove – tedesca) e un chierico (Arri) a letto con disturbi intestinali.

Caro Signore, aiutateci Voi, e se Lei in qualche modo (o direttamente o indirettamente – Mons. Mathias mi aveva promesso… gli dica che il momento è giunto! Può aiutarci nelle forme più spicce… è carità. Da tempo ci siamo imposti tutte le economie, ma se non viene un aiuto speciale dal Signore, siamo sulla via del disastro materiale e spirituale, perché bisogna cessare tutto e la missione perde il suo prestigio davanti ai colleghi nell’apostolato e più davanti ai pagani – e i confratelli, cui non si può nascondere lo stato delle cose, non ne guadagneranno, pur facendo quanto possono per lavorare ed imporsi i sacrifici necessari.

Prego il Signore che colpisca il sottoscritto, causa unica di tutto, prego e faccio pregare, e Lei pure faccia così – e col possibile aiuto, mi consigli. Da tempo ho passato l’amministrazione a Don Piacenza, come anche Lei aveva consigliato.

La tipografia si impianta bene e comincia ad avere lavoro. Ci sarebbe bisogno di un piccolo fondo per gli acquisti in grosso – spero che fra non molto si sosterrà da sé.

Le Letture Cattoliche vanno incontrando favori. Si è tentato in quest’anno il Calendario cattolico in blocchi – vi sono ordinazioni sufficienti a coprire le spese, ma giungeranno un po’ in ritardo: l’iniziativa è destinata a dare però buoni frutti.

Nakatsu al solito. Stiamo organizzando per gli studi, ma temo che Propaganda non potrà aiutarci. Due nuove domande di aspiranti salesiani: forse li piglierò a Takanabe.

Dei nuovi che arrivano saprà meglio di me. Una nuova aspirante per le suore e Beppu che vivono come noi in perfetta povertà. A Miyazaki i pagani dell’Oratorio si mantengono alla media 200; l’Asilo va facendo nuovi acquisti… e strano… tutti elementi di borghesi, che pure incominciano ad apprezzare l’opera (figli e figlie di professori, maestri, impiegati… così speriamo entrare in questo elemento).

I catecumeni pure aumentano. A Miyazaki per Natale si conta su 15-18 battesimi di adulti e spero ce ne saranno in tutte le residenze. Spero pure aprire a Beppu e Tano definitivamente. Ah, ci fossero i mezzi!

E pensare che a Tano il catechista con 300 Yen ha comperato un ettaro di terreno.

Ed ora non mi resta che ardentemente pregarla di pregare e far pregare per me e per questa povera missione, che Lei conosce e che ama.

Tutti la vogliono ricordare e giacché si approssimano le sante feste di Natale e Capodanno – temendo di arrivare in ritardo – perché chissà quando le giungerà la presente – voglia gradire da tutti e singoli beneficati giapponesi, l’ossequio più profondo, la riconoscenza imperitura e l’assicurazione delle preghiere più vive quotidiane.

Don Cimatti poi vorrebbe dirle cose speciali, amato Don Adolfo, nell’estrinsecazione dell’affetto debbo limitarmi assai, perchè se dessi ascolto al cuore, creda, mi farebbe male, ed è perciò che la prego pensare a quanto di più bello e grande nel campo della riconoscenza si può pensare, nel campo della preghiera a quanto si può pregare, nel campo dell’amore a quanto si può amare, e lo applichi alle relazioni di Don Cimatti con Don Torquinst, anche se non posso esprimerlo. L’abbraccia di cuore per tutti e con tutti il suo

Aff.mo

Don V. Cimatti, sales.