528 rinaldi


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1.1 528 /Rinaldi Filippo / 1930-1-25 /

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a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



Shanghai, 25 gennaio 1930

M. R. Sig. Don Rinaldi,


La meta si avvicina, e varie lettere dei confratelli dal Giappone, annunzianti il felice arrivo trionfale del primo gruppo costituito specialmente dalle Figlie di Maria A., e il già lungo lungo viaggio, ce lo richiamano con desiderio intenso. Rapidi spunti di cronaca, che so esserle graditi assai, le diranno le nostre vicende.

Salutati con profonda vicendevole commozione gli amici del Siam la nostra nave si dirige a Manila (Filippine).1 Meta desiderata! Avremmo veduto il Delegato Apostolico S. E. Mons. Piani… I nostri fratelli… Oh, chi può esprimere gli stati d’animo da cui si è presi nell’incontrare confratelli amatissimi sul percorso d’un lungo viaggio di mare!… Avremmo veduto coi nostri occhi la perla del Cattolicismo dell’Estremo Oriente… Chi non conosce nella storia delle Missioni l’importanza di Manila, vera ricchissima, freschissima oasi di fede, di attività cristiana fra gli aridumi, fra la siccità spirituale dell’Estremo Oriente?… Ci saremmo riposati materialmente dopo le dolorose inevitabili conseguenze delle violenti ondate del mare cinese, e più spiritualmente ai piedi di Gesù, nella constatazione del lavoro missionario, tra gli amati confratelli. Ma quanto il nostro cuore aveva desiderato, quanto la mente aveva sognato fu di gran lunga incomparabilmente superato dalla realtà. Il cuore paterno del nostro Monsignore si prodigò in tutte le forme più delicate e gentili. E fu a nostra disposizione la sua casa, e l’ottimo suo segretario Don Luigi, e il bravo coadiutore Giovanni… Nel rivedere il fedele domestico dell’indimenticabile Card. Cagliero non potei non senza commozione pensare all’anima benedetta di colui che fu il primo efficace benefattore della Missione salesiana in Giappone… Più che le bellezze naturali, ammiravamo l’opera titanica costruita nei secoli dall’apostolato missionario in quelle isole, e che ebbe proprio di quei giorni una splendida conferma nel riuscitissimo congresso eucaristico nazionale (di cui vedemmo proiettato il bellissimo film) cui parteciparono oltre 200 mila persone. Grazie Monsignore, grazie fratelli del gran bene fatto alle anime nostre!

Ed eccoci ad Hong Kong, ove avremmo purtroppo perduto l’amabile compagnia e l’efficace aiuto di quella tempra di missionario cinese che è il nostro Don Canazei.

Che dire delle accoglienze fatte all’Ispettore che ritornava, ai missionari che erano di passaggio… Era la vita delle nostre case che rivedevamo dopo tanto tempo, gioconde note di concerto, canti, evviva, declamazioni… E ci univamo al canto dei bravi cinesini che in buon italiano inneggiavano al nostro Beato…

Con quale senso di nostalgico ricordo risentivamo in Cina: “Don Bosco ritorna fra i giovani ancor” – “Don Bosco! Don Bosco! È un canto infinito!…”. Oh s’imprima anche in questo estremo Oriente il tuo spirito, o beato padre, e possano i tuoi figli amare queste innumerevoli anime di giovani come le hai amate tu…

Che possiamo noi dire al Direttore Don Bernardini, al bravo Don Bocassino che portarono il pondus et aestus, a tutti i cari confratelli e giovani?… Dirò come i poveri ai passanti che li beneficano: “Sia per l’amore di Dio! Il buon Dio vi renda merito! ”.

Una puntata fino a Formosa (con una nottata di forte vento) ci mette per la prima volta a contatto col suolo giapponese: freddo, nebbia ci accolgono.

Al mattino finalmente il sole ci permette di discernere qualche cosa del bel panorama. Montagne altissime o scogliere a picco sul mare, con pianura d’alluvione alle volte tra le montagne e il mare, magnifici terrazzi verdeggianti di canfora, dell’albero del banano e dell’ananas si estendono tra le nebbie e le nuvole.

Ed eccoci finalmente a Shanghai. Saliti sul piroscafo il 14 dicembre in giorno di sabato, lo abbandoniamo il 24 gennaio consacrato da noi a Maria A. La Madonna da buona madre ha vigilato e protetto i suoi figli.

Si avvicina la meta. Nel mese sacro al nostro S. Patrono speriamo toccare la terra benedetta.

Non ci dimentichi ai confratelli, benefattori, allievi e Superiori.

Suo aff.mo

Don V. Cimatti



1 Fu la prima e l’Ultima volta che Don Cimatti mise piede nelle Filippine. Con Mons. Piani e il suo segretario conservò sempre ottime relazioni. Si conserva una foto presa in questa occasione ma non molto chiara.