Cimatti|Ricaldone Pietro / 1941-5-...

2760 / Ricaldone Pietro BS / 1941-5-… /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


Nel mese di Maria1


Maggio 1941

Amatissimo e Rev.mo Sig. Don Ricaldone,


Maggio! Maggio! E il nome di Maria, le lodi alla Mamma si suonano ovunque anche in Giappone. I suoi poveri figliuoli non vogliono essere da meno degli altri suoi figli, sparsi nel mondo per onorare la Mamma, e sotto il suo manto vogliono specialmente ora rifugiarsi più fiduciosi perché più bisognosi di aiuto.

Il 3 di Maggio ci porta il riconoscimento ufficiale della religione cattolica, equiparata così nei diritti alle altre religioni riconosciute legalmente dallo Stato.

Il decreto ha certo una portata di cui è difficile misurare le conseguenze, dipenderà molto dalla maniera dell’applicazione per parte delle autorità provinciali, cui è riservata gran parte della responsabilità nei dettagli. Dipenderà pure dall’attività che il clero e i cattolici giapponesi sapranno portare nell’organizzazione proposta e dalla maniera con cui sapranno santamente sfruttare la nuova situazione.

Guardata nel suo complesso la nuova legge mette la religione in vista, sullo stesso gradino dello “Shintoismo”, del Buddismo, del Protestantesimo. Pensando al periodo delle persecuzioni… Ma che dico? Anche alla sola posizione in cui era tenuta ora la religione cattolica, c’è da rallegrarsi… e ripeto, se Clero e cattolici sapranno fronteggiare la situazione, tener alta la fronte e far valere i nuovi diritti acquisiti, si può pensare ad una bella ripresa in avanti…

Ci si fa sperare anche una maggior libertà di propaganda, suscitata anche dalla disposizione di legge, che non ammette religioni apatiche, senza vita, senza progresso in meglio.

Il Signore che concede questo beneficio (e al momento attuale non può essere valutato che sotto questo rispetto) dia a tutti la buona volontà e la forza di usufruirlo per il bene. Mancando tutto questo non è difficile essere profeta… Tutto si ridurrà a pratiche burocratiche esose e continue e ad un pieno asservimento della Chiesa allo Stato.

Altre notizie che faranno piacere sono le attuali ricerche per ottenere terreni a Miyakonojo e Nobeoka per fondarvi su terreno della Missione nuovi posti.

E anche una notizia musicale: la composizione cioè di una nuova operetta2 in 2 parti, illustrante un episodio di viaggio della famosa spedizione giapponese a Roma (Ottobre 1613). Tra i componenti della medesima vi era anche il figlio di Date Masamune, daimyō (signore feudale) di Sendai, affidato alle cure del suo vassallo Hasekura Rokuemon. Il viaggio a Roma è disturbato da furiosa tempesta e da feroci corsari. La nave e l’equipaggio sono salvi dalla fede e dalle preghiere del Capo della spedizione che si converte.

Il libretto è del P. Heuvers S. J. Fu rappresentata in scena a Tokyo e, come oratorio, specie nella zona storica di Sendai, e penso con frutto. Il grido: “A Roma!” con cui si chiude l’opera con coro poderoso sul tema “Cristo risusciti in tutti i cuori” voleva dire a tutto il popolo giapponese: “A Roma troverai la tua vera salute”. Oh! Lo comprendessero…

Abbiamo dato anche un buon assestamento alla piccola Colonia agricola di Miyazaki, su cui fondiamo tante belle speranze per vocazioni di buoni coadiutori, e per forti risorse alimentari più che mai necessarie in questi tempi.

Benedica, o buon Padre, il nostro lavoro “ut fructificet in gloriam Dei et pro salute animarum”.


Come figlio

Don V. Cimatti, sales.

1 R. M. 1094: manosc. inedito

2 Si tratta dell’operetta “Hasekura Rokuemon”, testo giapponese, n.23 del catalogo musicale.