Cimatti|Rinaldi Filippo / 1931-12-5

859 /Filippo Rinaldi1 / 1931-12-5 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



Takanabe, 5 dicembre 1931

Amatissimo Padre,

Grazie a Dio i figliuoli sono giunti sani e salvi, e col ringraziamento più vivo al Signore unisco pure quello sentitissimo ai Superiori per la vera predilezione che e dal punto di vista spirituale con l’invio di questi cari confratelli, ed anche con l’aiuto materiale hanno dimostrato alla nostra povera missione. Grazie dei preziosi sussidi. Nell’ultimo dell’anno ho voluto consacrare la nostra missione al Sacro Cuore di Gesù, e spero proprio che questo dolcissimo Cuore si piglierà a cuore la conversione di queste povere anime, ed aiuterà i nostri cari confratelli ad un vero rifiorire di perfezione religiosa. Quanto alla parte materiale è da tempo che mi sono buttato pienamente nelle mani di Dio e avanti sempre senza paura. Quanto al resto Lei sa che Don Cimatti desidera le croci (non quelle d’oro… che per me sono ornamenti sprecati… intendo per me…) e dico volentieri al Signore con San Francesco Saverio… PLURA PLURA… ed il Signore non me le risparmia… e di ogni genere… Ma che cosa sono queste in confronto di quelle che dà a tanti altri?

Per ora tutti sono allogati e a bocce ferme le parlerò di varie cose che dovranno presto diventare realtà concreta. Lei continui ad aversi dei riguardi alla salute e a dare il buon esempio in questo anche, se no se si ammalano i Superiori noi potremo essere autorizzati a esserlo noi pure, e ciò non va bene. Dopo domani finisce il triduo di apertura dell’anno e comincia l’anno nuovo scolastico per questi cari figliuoli. Preghi per noi.

Nella prossima lettera ripiglierò la consuetudine di fare un po’ di rendiconto mio e un resoconto dei confratelli. Per questo mese per me novità nessuna, sia dal punto di vista spirituale che materiale. Mi pare continui la buona volontà in tutto, colle solite deficienze mie, che ho buttate nel cuore di Gesù e della Mamma e in don Bosco… Bisogna pure che facciano loro tutto.

Amato padre, grazie di tutto. Non voglio ritardare le lettere di questi cari figliuoli e la relazione mensile per il Bolettino. La novità di questo mese è che alla fine del mese per la festa di S. Francesco di Sales lanceremo in Giappone il Manuale dei cooperatori tradotto in giapponese per iniziare un po’ di lavoro per la costituzione ufficiale dei cooperatori salesiani. Preghi perché D. Bosco lavori bene e faccia sì che questa iniziativa dia quei frutti spirituali che voleva D. Bosco nel fondarla. Tutti vogliono esserle particolarmente ricordati e più di tutti il suo

Aff.mo figlio

D.V. Cimatti


1 Questa fu l’ultima lettera scritta a don Rinaldi, che morì il 5 dicembre 1931. Le lettere a lui indirizzate per la loro spontaneità e il contenuto spirituale sono un capolavoro. Non si trova facilmente un esempio del genere.