Cimatti|Cecchetti Albano / 1936-10-13

1742 / Cecchetti Albano / 1936-10-13 /


a Don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone



13 ottobre 1936

Carissimo Don Cecchetti,

1. Grazie di tutto. Non ho potuto fare così presto come avrei voluto. L’accluso vaglia: sono 90 Yen per Muroya computati così: Yen 10 per i tre mesi ancor restanti, totale Yen 30; Yen 60 per metà stipendio anno prossimo. Il resto è per Lei. Si faccia rilasciare:

a) ricevuta come “o-rei” (ricompensa) del servizio,

b) e dichiarazione che se ne va liberamente. É bene che se non fa la dichiarazione scritta ci siano due testimoni? Così facciamo coi catechisti. Gli scrivo l’accluso e consegni. Esperienze per noi.

2. Lei non mi ha capito “le mani forate” è questo: “dove c’è da dare uno, Lei da certo due e più”. È qui tutto.

3. Grazie del predicozzo – fan sempre bene. Potrei dire: “ait latro ad latronem” come dissi a buon’anima del Sig. Don Rinaldi olim che mi diceva: “Forse è ora di cambiare il cappello”. Guardai il suo che poteva fare il paio col mio e gli dissi: “Ait latro…”. Si rise, e penso che abbiamo continuato a tenerlo tutti e due… finché ne abbiamo preso un altro. Fra i Salesiani dalle vesti di 20-25 anni forse c’è anche Lei… Starei fresco se dovessi cambiarmi tutte le volte che viaggio di veste e biancheria. Le assicuro che né Don Bosco, né Don Rua lo facevano… pur essendo ottima cosa per chi è abituato. Creda pure che Don Cimatti purtroppo fra i Salesiani non è per questo né per altro in prima fila. Sa! Bisogna risalire alla fonte, e certe cose, anche volando e facendo propositi, non sono possibili perché non sono in natura rerum. Ha mai letto il “Borghese gentiluomo” di Molière? Diventerebbe così Don Cimatti come pure se volesse pompare in veste paonazza. Roba da far ridere i polli! Ma Lei ha perfettamente ragione. Certo nessuno dei miei confratelli ha bisogno che insista per… Anzi il contrario. Può essere che qualche coadiutore…

E stia tranquillo che farò tesoro delle sue osservazioni che mi fanno sempre del bene, ma creda che Don Cimatti crede al detto oraziano: “Naturam repellis furca, tamen usque recurret”, ed è vero tanto al mondo della natura che in quello morale.

S. Francesco di Sales… era di nobil prosapia e in questo non faceva fatica: ab infantia gli era naturale. Tutto questo, non per scusare né diminuire la portata delle sue osservazioni, ma per spiegare… Deo gratias ed il Signore rimeriti di tutto. Per tre giorni tutto il rosario è per Lei – e non tema né per lettera né a voce di dirmi quanto vede. C’è ben altro, caro Don Albano.

Tutto suo

Don V. Cimatti, sales.