658 rinaldi


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1.1 658 /Rinaldi Filippo / 1930-11-12 /

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a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



Takanabe, 12 novembre 1930

Amatissimo e Rev.mo Sig. Don Rinaldi,


Secondo la promessa fatta, ecco come il nostro Don Torquinst, che possiamo dire definitivamente guadagnato alla causa giapponese, ha creduto opportuno venire in aiuto tanto alla Missione quanto alla nostra Pia Società.

Come si suol dire, “a caval donato non si guarda in bocca”, e quindi non voglio assolutamente fare apprezzamenti in pro e in contro. Ringrazio il Signore che così ha disposto certo per il bene.

Con queste donazioni varie il campo d’azione viene ad estendersi assai più rapidamente di quello che si potesse pensare o prevedere. Ci obbliga ad oneri che speriamo con l’aiuto del nuovo benefattore di poter assolvere con onore, ed essendo voluti dalla Provvidenza si compiranno certo al più presto.

Non sono risolti per nulla i problemi vitali, ma ci mettiamo sulla strada perché ciò che non fu potuto fare ora si hanno promesse per l’avvenire non lontano che si possa realizzare, ed i ritardi, come già dissi nella precedente, varranno a risolvere la questione per me assai importante della separazione dei due poteri, che darà modo in futuro di lavorare con chiarezza di intenti e senza tanti imbrogli per chiarire i campi della proprietà come purtroppo succede ora.

Il Signore che ha promesso che i vagheggiati sogni dello studentato siano per un po’ di tempo tramontati, sono sicuro che darà presto la desiderata soluzione. FIAT VOLUNTAS DEI IN OMNIBUS… Copio dall’elenco di Don Torquinst:

Miyazaki: per casa Suore ¥ 4.000. Per casa Suore Beppu ¥ 15.000 (nell’intenzione dell’offerente deve servire per casa di riposo o per pensionato di signori nella stagione dei bagni o per casa di formazione). L’una e l’altra sono case giapponesi. La prima vecchia ed insufficiente: ha però annesso qualche pezzo di terreno che potrebbe servire per iniziare qualche opera. La seconda è un ospedale non ancora adoperato, posto in magnifica posizione, ma che deve essere dotata di tutto; non essendoci che le mura. È in collina prospiciente la grande baia di Beppu… La seconda rata di ¥ 10.000 deve essere pagata nel prossimo anno alla data del contratto di quest’anno. Con questo il Sig. Don Torquinst ha voluto fare un dono alle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Missione: ha concesso un sussidio di ¥ 1.000 per venire in aiuto ai cristiani poveri con l’acquisto di terreno da dissodare e che passerebbe in proprietà di chi lo dissoda, pagate le spese.

Per la Chiesa di Tano ha concesso un sussidio di ¥ 100 per un quadro a Santa Maria Stella del Mare e ¥ 400 per iniziare una casetta pel missionario.

Oita, Missione. Ha concesso un sussidio di ¥ 1.500 per l’inizio di una piccola fondazione a favore dei coreani con l’erezione di una piccola cappella ai martiri coreani ed una sala. (Prendendo una parte del materiale dell’ospedale delle suore. Id. per la casa di Tano).

Salesiani: ha pagato la prima rata in ¥ 3.000 (la rata del 1931. Quella del 1932 per un complessivo di ¥ 10.000 più gli interessi dell’8%) per l’acquisto di un terreno vicino alla missione che potrebbe servire per iniziare in forma minuscola l’ospizio per gli artigiani ed avviarci così alla desiderata scuola tipografica. [Tutto questo riguarda Oita].

Beppu: salesiani. Ha comperato un terreno (circa 3000 mq.) per l’erezione di una chiesa a Maria A. La prima rata di ¥ 3.400 (la seconda nel prossimo anno ¥ 15.000 non è ancora chiaro se con interessi). Come si possa utilizzare in seguito per l’opera nostra è prematuro pensare ora; si vedrà. Fu certo una magnifica occasione che non avremmo mai sognato; è la casa della polizia, in ottima posizione, a poca distanza dall’ospedale delle suore. Le autorità prefettizie e della città, sono assai contente che si sia acquistata da noi e ci hanno fatto delle vere facilitazioni.

Nakatsu: ha concesso un sussidio di ¥ 1000 per l’ampliamento del nostro seminarietto per aspiranti.

Per un complessivo di ¥ 600 ha dotato le varie residenze di armonium, di qualche giuoco per ragazzi, oltre a regali personali o di pubblica utilità, (ad es. la macchina con cui scrivo; a Don Margiaria una macchina fotografica così a Don Marega macchina per prendere cinematografia; a Don Pedro un vocabolario).

Mi ha dato ¥ 500 per spese varie, e ¥ 1.000 per le spese di trascrizione degli atti di proprietà.

Al sottoscritto non resta che seguire la volontà dell’offerente, augurando che il Signore ci aiuti per non far spropositi e che il nostro Don Torquinst ci venga in aiuto secondo le promesse.

Col Consiglio cercherò di prendere quelle soluzioni che vengano a far meglio.

Per me sono contento che il Signore mi ha umiliato permettendo che le cose riuscissero tutto il contrario di ciò che ritenevo la cosa migliore, e canto di cuore il “Bonum mihi quia humiliasti me!” e avanti al nuovo, non indifferente, lavoro per non lasciar strascichi ai successori che spero più immediati di ciò che penso. Copia della lettera invio pure al Sig. Don Ricaldone. Riceverò con vero piacere e con riconoscenza quanto ai Sigg. Superiori piacerà indicarmi per non fare spropositi. Tutti vogliono essere ricordati e vivamente si raccomandano alle preghiere presso la Mamma e il nostro Don Bosco.

Con vivo affetto:

Dev.mo

Don V. Cimatti