Cimatti|Figura Giuseppe|1949-4-18

3744 / Figura Giuseppe / 1949-4-18 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 18 aprile 1949

Carissimo Don Figura,


Ricevo plico di sue carissime lettere. La posta le consegna quando può, anche se sono espressi.

Quindi non è possibile rispondere colla velocità da Voi e dal sottoscritto desiderata. Se quelli che dovevano trovarsi in sede si fossero sbrigati un po’ più in fretta, avrebbe potuto ricevere altri schiarimenti: ma mi si dice che non fu possibile fare più in fretta di così perché l’Ispettore è andato troppo adagio… Mea culpa, e… Avanti.

Rispondo ordinatamente alle sue:


  1. Spero che Don Bovio avrà fatto il suo dovere: in caso mi telegrafi.

  2. Spero che il bravo Secchi sia arrivato, e, come le scrissi, per il momento non posso aiutare in altro per il personale.

  3. Per la costruzione veda di presentare al Consiglio il piano generale e quanto sarebbe necessario iniziare col preventivo relativo della parte da iniziarsi. E si farà tutto il possibile per aiutare, ma non si può lavorare in aria e senza avere i preventivi, perché anche il centro ha da sudare per… Per muoversi bisogna sapere…

  4. Passo d’urgenza a Don Bovio la questione del Remmei [= Comitato Cattolico] perché non so se ci siano altri che sono della partita. Potrò prima sentire Don Albino e Don Romani.

  5. Idem sento il parere del Cons. per la villa di cui mi era stato parlato quando ero a Miyazaki. E quanto citius darò la risposta.


Risposto così alle sue due di prima (9-10 c. m.) passo a quella dell’11.

Date le condizioni di fatto, è naturale che non potete lavorare con tranquillità e in piena armonia. Sono incompatibilità di carattere.

Ho detto del confratello del lavoro fatto, tutti vi siete sacrificati, chi per una parte, chi per l’altra, ed è innegabile che anche il bravo Don Tassan ha fatto la sua parte per l’organizzazione della scuola – ed i fatti lo dimostrano e la Congregazione non può non dimostrargli riconoscenza.

Non so ancora indicare con precisione il suo avvenire, ad ogni modo ritorna per fare la consegna di tutto.

Come avevo proposto in mia, Lei sostituisca in tutto: resterà a fare la pratica per la nomina ufficiale (perché il sottoscritto intendeva rinunciare).

Lei potrà intendersi per le modalità da compiersi. Con telegramma avviserò, penso fra un paio di giorni, non potendo al momento abboccarmi con nessuno dei miei consiglieri, salvo Don Romani.

E preghiamo che anche questa disposizione sia conforme al bene delle anime e alla S. Volontà di Dio.

Grazie degli auguri di Pasqua: ricordo cotidie tutti, ed anche voi pregate per me. Ossequi agli insegnanti e allievi.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.