Cimatti|Ricaldone Pietro / 1945-6-…

3217 / Ricaldone Pietro / 1945-6-… /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


La festa della mamma1

Tokyo, Giugno 1945

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


La festa della Mamma nostra, trasferita per motivi liturgici verso la fin del mese, riuscì dovunque festa dei figli alla Madre, festa dei figli di D. Bosco alla Madonna di D. Bosco.

Le condizioni del momento non ci permettono di fare grandi cose, ma tutti fanno qualche cosa e… alla salesiana. A Tokyo le case salesiane, riunite fraternamente, iniziarono gli omaggi alla vigilia con una ben riuscita accademia nel bosco. E il giorno 28 maggio funzioni solenni al possibile… A sera processione, modesta luminaria nel bosco con canti, la tradizionale bruciatura delle lettere scritte alla Madonna, la quale dimostra proteggerci inviando molto lavoro alla scuola e non lasciandoci mancare il lavoro spirituale, perché, pur trattando noi stranieri missionari salesiani come internati (più o meno rigidamente secondo i luoghi), si può lavorare per le anime a noi affidate.

Come non vedere in questo trattamento speciale la protezione della Mamma nostra, cui abbiamo affidato noi, le cose nostre e i nostri?

D’altra parte anche dalla storia giapponese risulta evidente che Maria SS.ma protegge in forma particolare il Giappone. Gli studi dei moderni sulle antichità giapponesi lo viene chiaramente dimostrando. Pare storicamente provato che molti secoli prima dell’arrivo di S. Francesco Saverio a Kagoshima (15 Agosto 1559, festa dell’Assunzione di Maria) la religione cristiana abbia avuto relazione col Giappone. Ad es. alcuni fondatori di sette buddiste (Shingon e Tendai), i celebri Kobo Daishi e Dengo Shioki, direttamente o indirettamente presero dalla Chiesa cattolica vari elementi liturgici e dottrinali, ed estesero alle loro religioni i medesimi. Così nel periodo storico Nara (593- 750) e nel seguente Heian (Kyoto) giunsero in Giappone predicatori cristiani, provenienti da Edessa in Siria, continuatori di S. Efrem, noti col nome di bonzi persiani che sparsero il buon seme per tutta la regione.

In seguito, per le turbolente vicissitudini a cui il Giappone fu soggetto, si è perduto il legame dell’Oriente coll’Occidente, ed è ora difficile dire quanto sia restato di tali elementi religiosi provenienti dal cristianesimo.

Certo che riempie di meraviglia e si presta a raffronti magnifici il fatto che ad es. la deessa buddista Gyoran Kannon (una delle 33 varietà della dea della misericordia) è dipinta o scolpita sopra un gran pesce o portante un pesce in un canestro; oppure sotto figura di donna che ha in braccio un fanciullino, sotto i piedi un serpente o un dragone; oppure dritta su una mezza luna rovesciata, una donna la quale schiaccia il serpente che addenta una specie di frutto simile al pomo.

Tali elementi (pesce, ecc.) non hanno relazione col buddismo: fino a che punto abbiano derivazione dal Cattolicesimo non è mio compito determinarlo, ma sta il fatto che molti pensano a una trasformazione di credenze sulla Madonna.

Nella letteratura giapponese vi sono anche belle narrazioni o novelle (varie delle quali riprodotte in Gioventù Missionaria) e che coincidono proprio col periodo di influsso della Chiesa cristiana di Persia in Giappone, che si prestano non fosse altro a dubbi, opinioni, che l’ispirazione delle medesime provenga dalle narrazioni originarie della Chiesa orientale, fonte e origine delle tradizioni che si riferiscono alla Madre di Dio.

Non so che penseranno i nostri cari lettori di questa disquisizione, ma avessero alla mano la storia delle Missioni in Giappone, resterebbero convinti che in ogni tempo Maria SS.ma si è dimostrata speciale protettrice del Giappone: e noi salesiani l’abbiamo esperimentato, e lo esperimentiamo.

E non possiamo e non dobbiamo nasconderlo. Oh, quanti missionari sorridendo ci hanno detto: “Voi salesiani predicate più Maria A. e D. Bosco, che Nostro Signore!”.

Penso che sia una pia esagerazione…

Tutto questo le dica che anche per i suoi figli in Giappone, come per tutti i Salesiani, la devozione alla Madonna vuol essere una loro caratteristica: e ci aiuti specie in questi momenti il valido patrocinio della Madre nostra che noi invochiamo anche Santa Madre del Giappone.

All’altare di Maria A. un’Ave per il

suo aff.mo

D. Vincenzo Cimatti, sales.



1 R.M. 2044: man; inedita. Tante cose scritte in questa lettera circa il cristianesimo in Giappone prima di S.Francesco Saverio, sono teorie su cui insisteva volentieri il nostro Don Marega, ma sono difficili da provare storicamente.