Cimatti|Grigoletto Giuseppe / 1937-3-8

1826 / Grigoletto Giuseppe / 1937-3-8 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



M., 8 marzo 1937

Carissimo Don Giuseppe,

Rispondo alla tua… vagamente (= bellamente) disordinata lettera… come quel bel disordine che ammette Don Bosco nell’andare dai nostri alla S. Comunione… Vedessi i miei articoli pel Bollettino… Si fanno certo dei meriti i proti… e faccio quanto mi dici di risposte, ecc. ecc.

Grazie a te ed ai benefattori. Imploro per me e per te la grazia (non direi di rifarsi, che non si può, già essendo indelebilmente) di perfezionarci e divenire salesiani e sacerdoti, certo, costi quel che può costare.

Caro Giuseppe, se ti contasse lo scrivente, come si arrivò… Vedi, in questo genere tutto è relativo, e se quanto è avvenuto, non avvenne per nostra cattiveria, noi in coscienza siamo a posto. Sì, urge il dovere del perfezionamento usque ad avventum regni Dei pro nobis.

Quanti santi sacerdoti poterono prendere l’esame di confessione a 50 anni e passa… Il nostro Don Bosco, ricorda bene, sognava la perfezione del Salesiano, ricorda il “qualis esse perhibetur” ed il suo contrario, e qualche cosa di questo purtroppo s’infiltra anche fra noi. Dunque tensione alla perfezione, e tu capisci in fisica il valore della forza della tensione… Ricorda sempre (come anche diceva Don Bosco con S. Francesco) che l’ottimo è nemico del bene. Devi farti sacerdote e salesiano coi mezzi che Dio ti dà e trafficarli come sai e puoi.

Per carità poi non parlarmi di pagamenti di articoli. Prega e fa’ pregare per me. È quanto domando a tutti. Sto preparando gli articoli per aprile, maggio, giugno (e li invio).

Idem: tranquillo sui giudizi che senti su Don Bosco e che possono riferirsi o a te o ad altri. Capita un po’ come quando si studia morale. Ma altro è il bene o il male morale; altro è la coscienza conseguente. Per noi religiosi poi l’obbligo del perfezionamento aggiusta tutto per gli uomini di buon volere.

Piuttosto deve esserci la tensione per avvicinare tutti all’ideale del Padre. E lo sai, anche Don Bosco dovette passare sotto certe trafile o pro bono pacis o per ottenere parte di quel che domandava e non perder tutto, ed adattare alla realtà allora sentita quanto egli aveva pensato diverso. Es. la povertà, il vitto, i cooperatori et alias permultas cogitationes… Ma la legge del forzato adattamento, quando non c’entra in mezzo il dovere, è per tutti. Quindi calmo anche in questo. E vedrai che Vincentius de Cima-matti et Joseph Grigoloides de peponidis barucis si faranno santi sul serio. Diligentibus Deum omnia (quindi anche l’esser matto e zucca) cooperantur in bonum (oh, il latino!).

Bravo! Ama gli ammalati. È opera di misericordia e dobbiamo, arrepta occasione, osservarle. In giapponese i bacilli = baikin… Come vedi, radice veneta…

Piantare il Giappone?! Niente di male. L’obbligo per la gloria di Dio e salute delle anime, è lavorare per le missioni (ed è anche quella che hai tra mano, missione assai più doverosa delle altre) non per una missione in particolare.

Rivedermi? A che servirebbe? Per te, è affare tuo. Per me, momento per manifestarti la mia riconoscenza, che si può anche manifestare in altre forme e per altre vie?

Calmo anche in questo, e lascia fare al Signore. Mi diceva una santa anima: “Quando Lei sarà di troppo vedrà che ci sarà chi penserà a dirle: “Si tolga di lì”. Bella espressione e vera. Ah, fossimo semplici e con pochi o nessun desiderio, o anche senza desideri… Ah, S. Francesco di Sales!

Ti abbraccio e benedico. Ho finito col farti la predica.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



Pro-memoria. Ho combinato col mio Don Tozzi che se gli pago in Lire italiane alla Crocetta, Lui mi paga in sterline. Quindi arrepta occasione che non sappia ove mettere delle migliaia (di lire) invia pure al Prefetto della Crocetta. “Don Cimatti invia questo per conto dell’Ispettoria Inglese” pregandolo invii o a me o meglio subito a Don Tozzi, la ricevuta, e Lui invierà a me l’equivalente. È un modo facile che Don Tozzi ha accettato di aiutarci scambievolmente.

Invierò a parte le foto. Giunto oggi (13/3/37) e rispondo:


  1. Ringrazio quanti mi dici.

  2. La missione sta passando svolte delicatissime per imprudenze grandi di qualche anima… Ti prego pregare e far pregare. Ah, Don Bosco! Quanto ha ragione! Ho ricevuto lettera mortuaria del buon Contardo e prego, prego, prego per tutti.